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“I fucili”

51u-WY6AgbL._AC_US218_.jpgdi Gabriele Ottaviani

Così come la neve che si scioglie diventa trasparente, così il suo cuore a poco a poco si intenerì.

I fucili, William T. Vollmann, Minimum fax, traduzione di Cristiana Mennella. Capitan Sottozero, questo è il soprannome che gli Inuit gli hanno dato: a decenni di distanza da una spedizione alla ricerca del mitico passaggio a Nord-Ovest portata avanti da un esploratore la cui figura si perde nel mito e nella leggenda un uomo ne ripercorre le orma, fin quasi a incarnarne un vero e proprio alter ego. Ma… Intenso, avvolgente, coinvolgente, profondo, allegorico, emozionante, trascinante: un gioiello che brilla come ghiaccio ialino sotto i raggi del sole. Da non lasciarsi sfuggire per nessuna ragione.

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