Libri

“Religione e umorismo nella vita e nell’opera di Franz Kafka”

di Gabriele Ottaviani

Felix Weltsch, Religione e umorismo nella vita e nell’opera di Franz Kafka, Mimesis. Due uomini, due scrittori, due intellettuali, due amici, e uno sceglie di raccontare l’altro, tratteggiandone un ritratto vivido, ancora inedito fino a questo momento in traduzione italiana, tra letteratura e vita privata, in cui su tutti si impongono due colori, l’ironia e la fede. Da non perdere.

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Cinema

“Rosalie”

di Gabriele Ottaviani

Liberamente tratto da una storia vera, il nuovo film, in sala per Wanted a partire dal trenta di maggio, della sempre brava Stéphanie Di Giusto (Io danzerò), passato lo scorso anno dalla sezione Un certain regard di Cannes, dov’era in lizza anche per la Queer Palm, Rosalie, conduce lo spettatore in una poetica storia di coraggio e autodeterminazione nella Francia dei lumi a petrolio, dove uno squilibrio ormonale da alcuni è visto come un segno del demonio: realizzato in stato di grazia da ogni punto di vista, ha una formidabile compagine di attori in cui spiccano Nadia Tereszkiewicz e Benoît Magimel. Da non perdere.

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Libri

The Witcher nell’Olimpo

Pubblicazione del comunicato a cura della redazione

Tra le trenta serie più belle della storia secondo Forbes c’è anche The Witcher, edito in Italia da Nord. Qui il link all’articolo. Ne riportiamo anche un breve estratto in traduzione:

Dalle opere fantasy alle saghe epiche, il vasto mondo della letteratura contiene libri classici che hanno avuto un impatto significativo sulla cultura popolare. Molti di questi libri, che sono diventati serie, hanno catturato i cuori e l’immaginazione dei lettori di tutte le età in tutto il mondo e rimangono alcuni dei pezzi più intriganti e redditizi della letteratura mai pubblicati. Questo articolo raccoglie un elenco delle 30 più grandi serie di libri di tutti i tempi, evidenziando le trame e i personaggi che ci hanno affascinato, infastidito o fatto detestare.

Le migliori serie di libri

Questo articolo copre una gamma di generi, dal fantasy alla fantascienza, e le classifiche si basano su fattori specifici, tra cui l’acclamazione della critica, il successo commerciale, l’appeal di massa e l’impatto culturale tra i lettori di tutte le età nel corso degli anni. Dal magico mondo dei maghi di J.K. Rowling all’epopea di George R.R. Martin, fino alla serie di The Witcher che ha vissuto un grande successo anche in forma di videogioco prima e di serie TV poi, queste saghe e i loro autori si sono guadagnati la reputazione di élite letteraria mondiale.

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Cinema

“Metamorphosis”

di Gabriele Ottaviani

Metamorphosis. Di Michele Fasano. In sala dal sedici di maggio, presentato da Sattva Films, dopo essere passato per sessanta e più rassegne cinematografiche in giro per il mondo ottenendo oltre cinquanta riconoscimenti: esistono storie e personaggi la cui drammaturgia non si basa sul conflitto e che quindi si potrebbero ritenere impossibili da raccontare, che rimangono nell’ombra, nelle pieghe della grande storia; eppure la abitano, ne costituiscono, come fili preziosi, la trama, il disegno dell’arabesco. Del resto non è che di gocce che sia fatto il mare: l’upupa, il colibrì, il fenicottero, l’uccello dal collo torto e tanti altri simbolici personaggi che popolano – assieme a donne e uomini reali, come Susan, ebrea di famiglia sionista lituana che ha abbandonato la famiglia bianca latifondista nel Sudafrica dell’apartheid e dopo molti anni in giro per il globo ha scelto di vivere in Israele, a Tamra, città di trentamila abitanti tutti arabi e tutti musulmani, dove compie un concreto cammino di condivisione, perché non ci sarà pace finché non ci saranno diritti umani e cittadinanza per ciascheduno – la pellicola immaginifica, coloratissima, spirituale, poetica, bellissima, suggestiva, potente, emozionante, allegorica e insieme iperrealistica di Fasano, in cui si amalgamano alla perfezione il piglio e il découpage documentaristico e l’animazione, dal gusto raffinato, sono infatti tasselli di un prezioso mosaico in cui le tessere sono anche i versi dei più grandi poeti mediorientali e non solo, fra cui Tagore. Ispirato all’opera di uno dei più famosi poeti mistici persiani, La conferenza degli uccelli di Farid al-Din ‘Attar, vissuto a cavallo fra dodicesimo e tredicesimo secolo, narra l’archetipo del cambiamento, da Ovidio in giù, la religione dell’amore, che tutto vince e ogni confine valica, rivelata come messaggio universale di pace nel mondo a sei volatili, tra cui l’ultimo, il più improbabile di tutti, nonché, appunto, la vicenda di uno stormo di uccelli che viaggia al seguito di Upupa (e chi non ricorda Montale a questo proposito?), verso la Montagna di Kafh, dimora di Re Simourgh, che può dare tutte le risposte alle loro domande. Tra sogno e realtà, i volatili attraversano le sette leggendarie valli. I più si perdono per strada, tranne i quattro di loro che vivranno l’esperienza di altrettanti personaggi umani: oltre a Susan infatti conosceremo Monika (Albania), Abdurrahman (Turchia, mai così bella) e Jihad (Siria: commovente il ricordo di Padre Paolo Dall’Oglio), molto diversi l’uno dall’altra, per età, genere, cultura e religione, territorio di origine e mitologie, paesaggi geografici e vissuto storico e psicologico, accomunati dal fatto di abitare contemporaneamente, in ossequio, ognuno, alla proprio personale ortodossia, in due o più religioni. Da non perdere.

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Cinema

“Mothers’ instinct”

di Erminio Fischetti

Mothers’ instinct. Atmosfere à la Chabrol per un noir un po’ troppo grottesco e a tratti sopra le righe, remake piuttosto fedele di una pellicola belga acclamatissima in patria, Doppio sospetto di Olivier Masset-Depasse, a sua volta tratta da un romanzo, Oltre la siepe di Barbara Abel: passato per diversi festival già due anni fa arriva nelle sale italiane giovedì per Vertice 360 il film di Benoît Delhomme, sventuratamente da alcuni punti di vista un’occasione un po’ mancata, con i premi Oscar Anne Hathaway e Jessica Chastain, punte di diamante di un nutrito cast, nei panni di due donne, due amiche, due madri, due vicine di casa nell’opulenta America kennedyana dall’estetica laccata, cotonata e borghese, ricostruita come si immagina, che predilige che la dimensione femminile resti il più prossima possibile al focolare, e tutto ciò che non va è meglio che rimanga nascosto come polvere sotto al tappeto. Poi, d’improvviso, il dramma, e…

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Libri

“Nessun luogo è sicuro”

di Gabriele Ottaviani

Nessun luogo è sicuro, Mark Edwards, Time Crime. Mozzafiato, intrigante, vibrante, emozionante, solido, potentissimo, ben scritto, ben confezionato, ben congegnato, ben caratterizzato, ad alta tensione e con un ritmo buono ed equilibrato, una prosa tesa, una non comune cura del dettaglio, una piena aderenza al genere e una magistrale perizia nel gestire i colpi di scena, il romanzo, tradotto da Francesca Clemente, narra l’avvincente e convincente storia di una ragazza di quindici anni scomparsa nel nulla e di un fratello che, dopo due anni, ha ormai perso le speranze, fin quando un avvistamento, a centinaia e centinaia di miglia dal luogo della sparizione, non riaccende in lui il desiderio di credere ancora che un miracolo, una spiegazione, una verità e una giustizia siano possibili… Da leggere.

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Libri

“Il teatro scandinavo”

di Gabriele Ottaviani

Il teatro scandinavo, Franco Perrelli, Carocci. Una delle tradizioni culturali più raffinate, evocative e significative del panorama mondiale, cui si debbono i sostrati delle esperienze di Bergman, Fosse e non solo, viene qui raccontata declinata in tutte le sue peculiarità, con dovizia di dettagli, competenza e passione: interessante e avvincente.

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Libri

“Divorzio”

di Gabriele Ottaviani

Divorzio, Edoardo Novelli, Gianandrea Turi, Carocci. Un referendum che ha cambiato l’Italia, che non ha mai tolto alcun diritto a nessuno ma anzi ne ha fornito uno essenziale a chi ne era privo, senza chiaramente suscitare in nessuno il desiderio di porre fine a un amore se quello è felice, come accade sempre in ogni momento in cui la società civile si lascia alle spalle l’oscurantismo e va verso la libertà: questo testo necessario, perfetto e divulgativo racconta la storia di un istituto giuridico di fondamentale importanza. Da leggere.

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Libri

“Sinner”

di Gabriele Ottaviani

Sinner – Una faccia pulita, Leonardo Iannacci, Minerva. Prefazione di Claudio Baglioni. Tennista di fama mondiale, giovane, bravissimo, signorile in campo e fuori, assai talentuoso, Jannik Sinner è un ragazzo per bene e uno sportivo di classe e dedizione, protagonista di un ritratto preciso, divertente e puntuale, con piglio cronistico. Da leggere.

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Libri

“L’argine delle erbarie”

di Gabriele Ottaviani

L’argine delle erbarie, Silvia Cavalieri, Solferino. È una notte di marzo in un tempo difficile che peggiorerà, tra fascismo, guerra e fame, ma anche anarchia, lotte, speranze e ideologie, vicino a uno stagno quando la piccola Liuba viene al mondo. La Strulghina, la levatrice, le guarda le mani e capisce che è destinata a diventare, come la mamma e la nonna, una come lei, un’erbaria, una donna che conosce il potere della natura, capace di guarire e di portare la vita, curando con le erbe, secondo i ritmi della terra e della luna. Pochi mesi prima, anche nella vicina famiglia della Ca’ Granda è nata una piccola: l’hanno chiamata Solidea, dai versi di un canto anarchico. Crescendo, le due bambine stringeranno una silenziosa alleanza e le storie delle loro due famiglie si intrecceranno… Potente, emozionante, selvatico, vibrante.

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