Libri

“Religione e umorismo nella vita e nell’opera di Franz Kafka”

di Gabriele Ottaviani

Felix Weltsch, Religione e umorismo nella vita e nell’opera di Franz Kafka, Mimesis. Due uomini, due scrittori, due intellettuali, due amici, e uno sceglie di raccontare l’altro, tratteggiandone un ritratto vivido, ancora inedito fino a questo momento in traduzione italiana, tra letteratura e vita privata, in cui su tutti si impongono due colori, l’ironia e la fede. Da non perdere.

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The Witcher nell’Olimpo

Pubblicazione del comunicato a cura della redazione

Tra le trenta serie più belle della storia secondo Forbes c’è anche The Witcher, edito in Italia da Nord. Qui il link all’articolo. Ne riportiamo anche un breve estratto in traduzione:

Dalle opere fantasy alle saghe epiche, il vasto mondo della letteratura contiene libri classici che hanno avuto un impatto significativo sulla cultura popolare. Molti di questi libri, che sono diventati serie, hanno catturato i cuori e l’immaginazione dei lettori di tutte le età in tutto il mondo e rimangono alcuni dei pezzi più intriganti e redditizi della letteratura mai pubblicati. Questo articolo raccoglie un elenco delle 30 più grandi serie di libri di tutti i tempi, evidenziando le trame e i personaggi che ci hanno affascinato, infastidito o fatto detestare.

Le migliori serie di libri

Questo articolo copre una gamma di generi, dal fantasy alla fantascienza, e le classifiche si basano su fattori specifici, tra cui l’acclamazione della critica, il successo commerciale, l’appeal di massa e l’impatto culturale tra i lettori di tutte le età nel corso degli anni. Dal magico mondo dei maghi di J.K. Rowling all’epopea di George R.R. Martin, fino alla serie di The Witcher che ha vissuto un grande successo anche in forma di videogioco prima e di serie TV poi, queste saghe e i loro autori si sono guadagnati la reputazione di élite letteraria mondiale.

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“Nessun luogo è sicuro”

di Gabriele Ottaviani

Nessun luogo è sicuro, Mark Edwards, Time Crime. Mozzafiato, intrigante, vibrante, emozionante, solido, potentissimo, ben scritto, ben confezionato, ben congegnato, ben caratterizzato, ad alta tensione e con un ritmo buono ed equilibrato, una prosa tesa, una non comune cura del dettaglio, una piena aderenza al genere e una magistrale perizia nel gestire i colpi di scena, il romanzo, tradotto da Francesca Clemente, narra l’avvincente e convincente storia di una ragazza di quindici anni scomparsa nel nulla e di un fratello che, dopo due anni, ha ormai perso le speranze, fin quando un avvistamento, a centinaia e centinaia di miglia dal luogo della sparizione, non riaccende in lui il desiderio di credere ancora che un miracolo, una spiegazione, una verità e una giustizia siano possibili… Da leggere.

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“Il teatro scandinavo”

di Gabriele Ottaviani

Il teatro scandinavo, Franco Perrelli, Carocci. Una delle tradizioni culturali più raffinate, evocative e significative del panorama mondiale, cui si debbono i sostrati delle esperienze di Bergman, Fosse e non solo, viene qui raccontata declinata in tutte le sue peculiarità, con dovizia di dettagli, competenza e passione: interessante e avvincente.

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“Divorzio”

di Gabriele Ottaviani

Divorzio, Edoardo Novelli, Gianandrea Turi, Carocci. Un referendum che ha cambiato l’Italia, che non ha mai tolto alcun diritto a nessuno ma anzi ne ha fornito uno essenziale a chi ne era privo, senza chiaramente suscitare in nessuno il desiderio di porre fine a un amore se quello è felice, come accade sempre in ogni momento in cui la società civile si lascia alle spalle l’oscurantismo e va verso la libertà: questo testo necessario, perfetto e divulgativo racconta la storia di un istituto giuridico di fondamentale importanza. Da leggere.

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“Sinner”

di Gabriele Ottaviani

Sinner – Una faccia pulita, Leonardo Iannacci, Minerva. Prefazione di Claudio Baglioni. Tennista di fama mondiale, giovane, bravissimo, signorile in campo e fuori, assai talentuoso, Jannik Sinner è un ragazzo per bene e uno sportivo di classe e dedizione, protagonista di un ritratto preciso, divertente e puntuale, con piglio cronistico. Da leggere.

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“L’argine delle erbarie”

di Gabriele Ottaviani

L’argine delle erbarie, Silvia Cavalieri, Solferino. È una notte di marzo in un tempo difficile che peggiorerà, tra fascismo, guerra e fame, ma anche anarchia, lotte, speranze e ideologie, vicino a uno stagno quando la piccola Liuba viene al mondo. La Strulghina, la levatrice, le guarda le mani e capisce che è destinata a diventare, come la mamma e la nonna, una come lei, un’erbaria, una donna che conosce il potere della natura, capace di guarire e di portare la vita, curando con le erbe, secondo i ritmi della terra e della luna. Pochi mesi prima, anche nella vicina famiglia della Ca’ Granda è nata una piccola: l’hanno chiamata Solidea, dai versi di un canto anarchico. Crescendo, le due bambine stringeranno una silenziosa alleanza e le storie delle loro due famiglie si intrecceranno… Potente, emozionante, selvatico, vibrante.

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“Dylan Dog 452”

di Gabriele Ottaviani

Dylan Dog 452. Quando il Maggiolino di Dylan rimane in panne a un tiro di schioppo da Keswick, sembra un segno del destino, un’inaspettata occasione per Groucho per riallacciare i rapporti con Therese, proprietaria di un piccolo albergo e sua adorata zietta. Parrebbe però che l’hotel sia infestato, e… Da non perdere.

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“O Caledonia”

di Gabriele Ottaviani

O Caledonia, Elspeth Barker, Bompiani, traduzione di Beatrice Masini, presentazione di Maggie O’Farrell. Sedici anni, intelligenza feroce, una passione per i libri e la natura, compagne di collegio incomprensibili, tanti amori, goffaggini e illusioni, una cugina spettrale con cui cercare un dialogo, un abito di pizzo nero della bella e svagata mamma, cresciuta in una bizzarra famiglia scozzese, prima in una canonica poi in un castello, con un padre sarcastico e distante che come la madre non la capisce e al contrario dei nonni, passati presto a miglior vita, non la ama (nessuno, di fatto, le vuol bene, anzi, è dileggiata e ignorata perché non è maschio è non è bella) e un fratello e tre sorelle che hanno tutti qualcosa in più di lei, Janet è distesa ai piedi di una grandiosa scalinata di pietra, sotto una vetrata che raffigura un drammatico cacatua bianco. È morta. E noi, a ritroso, ripercorriamo la sua storia: un capolavoro totale.

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“Le strade furiose di Mad Max”

di Gabriele Ottaviani

Le strade furiose di Mad Max – Filosofia del mondo post-atomico, Mimesis. A cura di Rudi Capra e Antonio Pettierre. In occasione dell’uscita in sala prossima ventura dello spin-off della leggendaria saga, il volume, un vero regalo per tutti gli appassionati e non solo, racconta, per la prima volta in un saggio, tra critica, analisi sociale e studi di genere, e descrive l’universo simbolico, evocativo e desolato scolpito nell’immaginario collettivo dal maestro George Miller.

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