di Gabriele Ottaviani
A Ove non avevano mai chiesto come fosse la sua vita prima di incontrarla. Ma, se l’avessero fatto, avrebbe risposto che non ce l’aveva, una vita.
L’uomo che metteva in ordine il mondo, Fredrik Backman, Mondadori. Traduzione di Anna Airoldi. C’è bisogno di ordine nel mondo. Ma non perché sia auspicabile la militarizzazione. Anzi, di solito si ammantano con l’esigenza della sicurezza le peggiori infamie. C’è bisogno di ordine perché il caos fa paura. E Ove, oltre ad avere un profondissimo senso di giustizia, è spaventato. Per questo è un bisbetico che nessuno sopporta. Pare il personaggio del vecchio aristofaneo che non faceva altro che intentare causa ogni due per tre contro chiunque. Ma l’apparenza, si sa, inganna: e infatti quando un giorno non può evitare che lo scompiglio venga a bussare di fatto alla sua ordinatissima e svedesissima porta, lui stesso, e con lui tutti i lettori di questa moderna e cristallina fiaba, si accorgerà che… Da non farsi sfuggire mai e poi mai.