Libri

“I ricchi”

download (5).jpegdi Gabriele Ottaviani

Un mercoledì, mio padre dovette volare di nuovo in Sudamerica; quando tornò, sabato, Nada se ne era andata.

I ricchi, Joyce Carol Oates, Il saggiatore. Traduzione a cura di Grazia Bosetti, Valeria Gorla, Camilla Pieretti, Sara Reggiani. Nada vorrebbe che il figlio la chiamasse Nadia, ma lui non ci riesce. Per questo da bambino il nome che la mamma ha scelto di darsi e che pretende che lui usi gli esce di bocca storpiato. Potrebbe chiamarla mamma, come ogni figlio a questo mondo, ma la naturalezza degli affetti non gli è consentita, anzi, è considerata disdicevole. Lui non si sente il centro della vita della mamma, un’arricchita piuttosto volgare infelicemente sposata a un plutocrate della più viscida specie arrivata negli USA da tutt’altra zona del mondo, e viceversa in realtà gli pare di orbitare lentamente e scombiccheratamente ben oltre la circonferenza che racchiude le cose che per lei contano. Come i libri che l’hanno resa ricca e famosa. E di cui il ragazzo, il timido, strano, grasso, schivo, ombroso, deludente Richard non è certo il protagonista. Al massimo un comprimario, un personaggio che non è detto che ci sia sempre, un ospite sufficientemente gradito di quel lussuoso quartiere residenziale dove le facciate delle case sono perfettamente imbiancate. Come i proverbiali sepolcri… L’America wasp è vivisezionata in maniera sublime, struggente, potente, amara come il fiele e straordinaria dalla prosa come sempre, e una volta di più, perfetta di Joyce Carol Oates: un romanzo semplicemente epico. Imprescindibile sotto qualsivoglia punto di vista.

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