di Gabriele Ottaviani
Prendete qualche tazza d’amore,
Un cucchiaio di pazienza,
Un cucchiaino di generosità,
Mezzo litro di gentilezza,
Un quarto di risate,
Un pizzico di interessamento.
Amalgamate la disponibilità con la felicità
E aggiungete un sacco di fede.
Mescolate accuratamente il tutto,
Spalmatelo sulla vostra vita
E servitelo a tutte le persone meritevoli che incontrate
Muhammad Ali – L’immortale, Rizzoli, traduzione a cura di Giulio Lupieri. È stato, è e probabilmente rimarrà sempre un mito. L’uomo che ha sfidato lo stato perché non voleva andare in guerra, a uccidere altri uomini che personalmente non gli avevano fatto nulla, per una causa che non riteneva affatto giusta, il pugile che ha fatto la storia, l’artista dello sport che ha combattuto la malattia e che non si è nascosto, perché non c’è nulla di cui vergognarsi quando il male ti colpisce, il padre che ha cercato Dio e il suo messaggio d’amore e che, sempre coerente eppure in continuo mutamento, ha cambiato finanche il suo nome. Un personaggio leggendario, insomma, che qui rivive attraverso un fotoracconto fatto di due centinaia di immagini semplicemente splendide, rare e inedite (eccellente la veste grafica), che provengono dall’archivio di famiglia e che, in alternanza con discorsi e noti aforismi, ne raccontano con estrema dovizia di particolari la vita sia sopra che sotto il ring. Per tutti gli appassionati, un regalo preziosissimo e imperdibile.