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“Women gardeners”

4983Vita, che ebbe in dono l’opera dallo stesso Scott, vi sottolineò un passaggio: “Il Romanticismo fa sì che l’interesse poetico per una civiltà lontana sostituisca l’interesse estetico per la forma: ma la storia non è la sola ad attrarre lo spirito romantico, che trae ispirazione non soltanto da ciò che è distante e passato, ma anche dalla Natura.”

Women gardeners – Stivali, penne e pennelli di giardiniere appassionate, Paola Fanucci (pistoiese, laureata all’Università di Pisa in Storia dell’Arte, specializzata nella manutenzione di parchi e nel restauro di giardini storici), ETS, prefazione di Lucia Tongiorgi Tomasi. Jane Webb Loudon, pioniera del romanzo gotico e della manualistica di giardinaggio, nonché assistente del marito John Claudius, botanico e progettista di giardini e cimiteri. Gertrude Jekyll, creatrice di oltre quattrocento giardini tra vecchio e nuovo continente, con all’attivo più di mille articoli. Seppe applicare la teoria tonale dei colori a ondate informali di piante. Edith Newbold Jones Wharton, l’autrice di capolavori come La casa della gioia, Premio Pulitzer nel millenovecentoventuno – prima donna a conquistarlo – con L’età dell’innocenza, poi film di Martin Scorsese con Michelle Pfeiffer, Daniel Day-Lewis e Winona Ryder. Vita Sackville West, poetessa e romanziera, la cui passione per le piante e l’architettura dei giardini l’ha resa celebre e ne ha fatto un punto di riferimento per il settore (collaboratrice per anni dell’Observer, ha creato il giardino del castello di Sissinghurst, il più visitato d’Inghilterra). Beatrix Cadwalader Jones Farrand, l’unica donna fra gli undici membri fondatori dell’American Society of Landscape Architects. Margery Townsend Fish, che incontrò il suo Walter negli uffici del Daily Mail, dove entrambi lavoravano. Dopo sette anni Margery ricevette un invito a cena e i due si sposarono, andando a vivere in campagna. E fu così che nacque il giardino di East Lambrook Manor, considerato ad oggi uno dei più belli d’Inghilterra e uno dei più splendidi esempi di cottage garden inglese. Rachel Lambert Mellon, orticultrice, filantropa e collezionista morta nel duemilaquattordici a centotré anni compiuti. Sono loro le straordinarie protagoniste di questo libro bellissimo corredato da immagini a dir poco magnifiche: il giardinaggio nel mondo anglosassone, in particolare per quello che viene definito con formula antica e retorica e anche vagamente maschilista il gentil sesso non è una semplice moda, un passatempo, un hobby, un divertimento come tanti. Anzi. Si tratta di una vera e propria questione culturale, affascinante, identitaria. Questa narrazione, punteggiata da immagini sublimi come di borragine un sentiero campagnolo fatto di pavé, trova evidentemente il suo primo pubblico in tutti coloro i quali siano appassionati di giardinaggio, ma non bisogna rinchiudersi in una serra, anzi: mescola la passione per il lavoro a quella per la natura, sradicando come una mala pianta le convenzioni. Da non lasciarsi sfuggire.

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