Libri

“Il ricamo mortale”

13254477_10209537976715670_4690068687276369022_n.jpgdi Gabriele Ottaviani

Erano i 30 denari di Giuda, o almeno una prima parte.

Patrizio Fiore, Il ricamo mortale, Tullio Pironti. Un ambulatorio per extracomunitari. Una ragazza di ventotto anni. Un mesotelioma pleurico. Anormale, a quell’età. Viene dopo una lunga esposizione all’amianto, maledetto assassino silenzioso. Almeno, di solito. Nel frattempo presso Aversa uno dei più importanti notai partenopei, nonché rampollo di una famiglia più che bene, Romano Contri, viene trovato ucciso. E iniziano le indagini. Ma non è facile ricostruire il percorso e le interconnessioni attraverso le quali il male si srotola nelle vite e nella società, infettandole: si resta stupefatti di fronte alle diramazioni che riesce a creare, che rassomigliano davvero alla complessità di un prezioso ricamo. E parallelamente anche la trama, la costruzione della narrazione riproduce questa articolazione affascinante: un ottimo libro, che coinvolge e tiene desta l’attenzione del lettore.

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