di Gabriele Ottaviani
Prosecuzione ideale di Registro di classe di Amelio, con cui condivide alcune sequenze ricavate dalle preziose teche degli archivi della Rai, e del film di Veltroni I bambini sanno, Bambini nel tempo, nato da un’idea di Maria Pia Ammirati e diretto da Roberto Faenza e Filippo Macelloni, è un documentario fresco, interessante, lieve ma profondo, compiuto e variegato, che racconta, come recita il sottotitolo, l’Italia, l’infanzia e la tv. Ovvero come è cambiato il nostro paese, come si sono modificate le nostre abitudini, com’erano la scuola e la vita di una volta. E quindi in un attimo si riesce a fare un confronto immediato col nostro presente, che non conosce più né Carosello né i cappotti rivoltati, ma forse nemmeno una certa umanità. Avvolto dal caldo e soffice scialle della nostalgia, è un film sincero, tenero e divertente, che per l’ennesima volta dimostra quanta maturità ci sia nelle parole dei più piccoli, e quanto gli adulti, presi in fondo non si sa poi da che cosa, col passar del tempo, se ne dimentichino.