Libri

“Abbassate il volume”

di Gabriele Ottaviani

Ho così capito che occorre interpretare le leggi, non solo per capire quali siano i nostri doveri e i nostri diritti, ma soprattutto per intuire, prevenire e isolare tutti i tentativi di travisarle. È necessario orientarsi nel nostro ordinamento giuridico, identificare le leggi fondamentali, accertarsi di quale sia il loro vero significato per meglio comprendere quelle che governano l’argomento che ci interessa. Occorre poi non lasciarci mai fuorviare dalle nebbie alzate dai pletorici e specifici richiami a leggi che regolano altre situazioni e che indirizzano l’orientamento facendoci uscire dalla strada maestra per infilare magari una strada ferrata, come capitò a me e mio marito un ultimo dell’anno (a scanso di equivoci, prima dei brindisi). Per colpa – di nuovo! – di una fitta nebbia e di un passaggio a livello sghembo, fummo deviati sui binari della strada ferrata e soltanto la riottosità delle ruote ci permise di prendere coscienza dell’errore. Mi è sembrato, considerando l’effettiva applicazione delle norme “viste” dal Sindaco, che si sia realizzato un voluto disorientamento per permettere una deviazione sostanziale dalle normative che regolano la concessione per gli stabilimenti insistenti su terreno demaniale, con l’aggravante che la deviazione è stata ideata dallo stesso comune che, delegato all’amministrazione e tutela delle concessioni marittime, tradisce il suo compito rifugiandosi nella protezione della presunzione di legittimità accordata ai provvedimenti emessi dagli enti pubblici. Quanti paguri!

Abbassate il volume – Indagine su libertà e soprusi della movida, Resede Fraioli, Le Lucerne. Nata negli anni Trenta del secolo scorso, cresciuta in un villaggio chiamato XII Morelli, per tanti anni notaio in Emilia Romagna, esordisce con questo delizioso libro dalla notevole maturità stilistica in cui l’amore per la narrazione si coniuga con la passione per il diritto e un incrollabile senso di giustizia: per qualche anno ha potuto godere della quiete della pineta e del mare, ma poi sempre più frequenti e molesti sono diventati gli schiamazzi, le prepotenze, la maleducazione, anche in tempo di pandemia. E così… Piacevolissimo.

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