Libri

“Forme della cucina siciliana”

di Gabriele Ottaviani

Nora Ephron, poi, non ha tralasciato di mettere in luce una corrispondenza fra cucina e cura del prossimo in modo tale che parte del valore simbolico del cibo possa essere ascritta proprio al lavoro necessario a produrlo per i propri cari: tanto più, insomma, una preparazione richiede tempo e impegno per essere realizzata tanto maggiore sarà il portato affettivo di cui essa diverrà segno una volta offerta all’ospite di turno, in modo tale che il sacrificio del tempo trascorso dal cuoco in cucina diventi il metro della sua dedizione verso il proprio ospite. Da qui a costituire una vera e propria tipologia delle preparazioni in funzione dell’impegno che esse richiedono e quindi dell’affettività di cui esse si fanno portatrici il passo è breve. È quanto propone la stessa Ephron, in un divertente passo – significativamente intitolato “amore e patate” – del suo primo romanzo, Affari di cuore (1983, pp. 123-127), in cui distingue tre fasi del rapporto di coppia (“l’inizio”, “la fase di mezzo”, “la fine”) sulla base della disponibilità dei partner a sacrificare tempo ed energie per preparare piatti a base di patate più o meno complicati. Un ragionamento di questo genere può essere portato avanti anche a proposito della caponata. La preparazione della dadolata di verdure e ortaggi prevista dal piatto richiede, infatti, grande impegno per essere portata a termine. Ma c’è di più. A mettere davvero alla prova il cuciniere che si apprestasse a prepararla contribuisce soprattutto la frittura delle melanzane (anche loro dadolate). Questa fase, infatti, si caratterizza non solo per il fatto di proiettarsi in un lasso di tempo abbastanza lungo da risultare estenuante ma soprattutto per mettere alla prova la resistenza fisica del cuoco: friggere le melanzane al caldo estivo, quando sono di stagione, è impresa che si affronta solo se si è davvero conquistati del proprio ospite. Seguendo Nora Ephron, si potrebbe allora ironicamente rilevare come il sacrificio che la preparazione della dadolata della caponata richiede possa addirittura esondare nel “martirio”. Una tale configurazione chiama in causa una relazione affettiva la cui riconoscibilità risiede proprio nel suo essere sproporzionata ed eccessiva. Sicilianamente – vale a dire stereotipicamente – esagerata.

Forme della cucina siciliana – Esercizi di semiotica del gusto, Meltemi. A cura di Alice Giannitrapani e Davide Puca. Ha ragione Murakami: La vita è una scatola di biscotti. Hai presente quelle scatole di latta con i biscotti assortiti? Ci sono sempre quelli che ti piacciono e quelli che no. Quando cominci a prendere subito tutti quelli buoni, poi rimangono solo quelli che non ti piacciono. È quello che penso sempre io nei momenti di crisi. Meglio che mi tolgo questi cattivi di mezzo, poi tutto andrà bene. Perciò la vita è una scatola di biscotti. E del resto non c’è atto d’amore più grande che preparare da mangiare, nutrire, donarsi. La Sicilia, in questo senso, è una cornucopia gravida di primizie succulente, di gemme preziose, di una storia imperdibile: che questo volume racconta meravigliosamente, con dovizia di dettagli, sotto ogni aspetto immaginabile, in puro stato di grazia. Splendido sin dalla copertina.

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