Libri

“La vita invisibile di Ivan Isaenko”

61oqIN2dF6L._AC_UL436_.jpgdi Gabriele Ottaviani

A quelli in cima nella lista restano tre giorni. Oppure sono figli di ministri.

La vita invisibile di Ivan Isaenko, Scott Stambach, Marsilio, traduzione di Ada Arduini. Mazyr è una città della Bielorussia dove si trova un ospedale dedicato ai bambini gravemente malati a causa delle radiazioni che ancora oggi infestano l’area dopo che nel millenovecentoottantasei uno dei reattori nucleari della centrale nucleare di Černobyl’ è esploso. Per Ivan tutto è un gioco, finché un giorno nel nosocomio non arriva una nuova ospite, Polina. Ovviamente, all’inizio, non la sopporta. Del resto, lei arriva a rubargli i libri! Ma non è crimine contro l’umanità? Altrettanto ovviamente, dopo poco, non riesce più a fare a meno di lei. Tutti i grandi amori, del resto, iniziano allo stesso modo, il celebre aforisma di Flaiano non mente né sbaglia: e Ivan, ora, ha una nuova sfida. Non gli basta più sopravvivere. Vuole che viva anche Polina. Classico, straziante, niente affatto retorico, bellissimo.

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