di Gabriele Ottaviani
A differenza di Kabul, Mazar-i-Sharif non è mai stata molto bella…
Stato di emergenza – Viaggi in un mondo inquieto, Navid Kermani, Keller, traduzione di Fabio Cremonesi. Scrittore tedesco, saggista, orientalista, quarto figlio di genitori iraniani venuto al mondo a Siegen, a nemmeno cento chilometri da Colonia, sposato con una nota docente universitaria di studi islamici, Katajun Amirpur, attraverso il racconto di dieci viaggi compone la sua personale ballata levantina che ciclicamente si apre e si chiude al Cairo passando per il subcontinente indiano, il Pakistan, l’Afghanistan, l’Iran, l’Iraq e il Mediterraneo orientale tra Siria, Palestina e Israele, narrando il mondo, la sua molteplicità e le sue contraddizioni con prosa empatica, sapiente, autorevole, affascinante. Da leggere.