Libri

“Come una guerra”

di Gabriele Ottaviani

Ci penso io. Te lo giuro, andrà bene.

Come una guerra, Nicolas Mathieu, Marsilio, traduzione di Margherita Botto. Un culturista che non è riuscito a smettere col vizio degli steroidi, una giovane prostituta che rischia di essere rivenduta alla malavita e un sindacalista da cui dipende completamente una mamma a cui l’Alzheimer sta giorno dopo giorno strappando via la vita, come se si trattasse di una cipolla che si rimpicciolisce velo dopo velo, o di un carciofo che si spella un petalo alla volta: sono questi i protagonisti di un romanzo intrigante e detonante che prende le mosse dalla crisi del mondo del lavoro e dell’industria per raccontare la protervia del potere e la fragilità della società e degli individui che la compongono, lacerati fra essere e dover essere. Da leggere.

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Libri

“E i figli dopo di loro”

91n4750wZZL._AC_UY218_ML3_.jpgdi Gabriele Ottaviani

Erano anni che credeva di non sognare più…

E i figli dopo di loro, Nicholas Mathieu, Marsilio. Il vincitore del prestigiosissimo Prix Goncourt (edizione del duemiladiciotto), nella traduzione strepitosa di Margherita Botto: raramente si incontrano libri così, dai quali è impossibile staccarsi, per cui ci si rammarica che finiscano, che emozionano, travolgono e seducono con una miriade di caleidoscopiche suggestioni. Tutto ha inizio nell’agosto del millenovecentonovantadue, nella lunga estate calda di ventisette anni fa, quella delle Olimpiadi di Barcellona, la prima, in quella Lorena che è per natura periferica, terra di frontiera e contrasto contesa da sempre insieme alla limitrofa Alsazia da poteri l’un contro l’altro armati, che valga veramente la pena di potersi dire adulta e vissuta per Anthony, Stéphanie e Hacine, tre adolescenti diversi in tutto, uniti dall’irrefrenabile e bruciante bisogno di trovare il proprio posto nel mondo. E… Un vero e proprio capolavoro sin dall’immagine di copertina, senza se e senza ma, con buona pace di chi sostiene che sia un termine abusato, ma non è colpa nostra se taluni lo adoperano a sproposito.

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