di Gabriele Ottaviani
Ci penso io. Te lo giuro, andrà bene.
Come una guerra, Nicolas Mathieu, Marsilio, traduzione di Margherita Botto. Un culturista che non è riuscito a smettere col vizio degli steroidi, una giovane prostituta che rischia di essere rivenduta alla malavita e un sindacalista da cui dipende completamente una mamma a cui l’Alzheimer sta giorno dopo giorno strappando via la vita, come se si trattasse di una cipolla che si rimpicciolisce velo dopo velo, o di un carciofo che si spella un petalo alla volta: sono questi i protagonisti di un romanzo intrigante e detonante che prende le mosse dalla crisi del mondo del lavoro e dell’industria per raccontare la protervia del potere e la fragilità della società e degli individui che la compongono, lacerati fra essere e dover essere. Da leggere.