di Gabriele Ottaviani
Ermanno ne ha fatto il centro delle sue fantasie…
Come la pioggia sul cellofan, Grazia Verasani, Marsilio. Torna Giorgia Cantini, l’irresistibile protagonista del cult Quo vadis, baby?: e raramente si hanno, specie, purtroppo, di questi tempi, così incerti, malsicuri, rabbiosi e malati, notizie tanto buone. Investigatrice privata a capo di una piccola e non troppo bene in arnese agenzia ubicata nella cosiddetta e periferica Chinatown di Bologna, Giorgia è appena stata lasciata da Luca Bruni, dirigente della questura nonché capo della squadra omicidi, e quindi è triste e sconsolata e va di bar in bar ubriacandosi. Tra una sbronza e l’altra incontra Furio, cantautore fascinoso che pare avere tutto ma che in realtà vive, a suo dire, una profonda crisi, determinata anche dal fatto di sentirsi vittima della persecuzione da parte di una donna, Adele. Per questo motivo Furio ingaggia Giorgia: la figura di Adele, però, è decisamente sfuggente ed enigmatica, e… Ottimo.