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“Breve storia del segnalibro”

31K6Rk7675L._SX284_BO1,204,203,200_.jpgdi Gabriele Ottaviani

Negli anni Trenta del Novecento il segnalibro diventa un veicolo pubblicitario…

Breve storia del segnalibro, Massimo Gatta, Graphe.it. Come la gran parte di ciò che ci è utile, e in qualche caso persino indispensabile, tendiamo a darlo per scontato, non ci soffermiamo a guardarlo, a rifletterci su. Del resto però avviene in maniera drammaticamente frequente anche con le persone, quindi perché in fondo non dovremmo aspettarci che la medesima dinamica prenda luogo nei confronti di un oggetto inanimato, nella fattispecie il benemerito segnalibro (a meno di non essere di quei barbari che fanno le cosiddette orecchie alle pagine dei volumi, individui per cui esiste, com’è noto, un apposito girone infernale), fedele e variegato – una foglia, un biglietto del tram, un pezzo di stoffa… – compagno di mille avventure? Gatta ne fa un’esegesi istruttiva e divertente: da non perdere.

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