di Gabriele Ottaviani
Il lavoro non ti ama, Sarah Jaffe, Minimum fax. Traduzione di Rocco Fischetti. Si lavora per vivere, non si vive per lavorare, anche se il padrone lo vorrebbe, e vorrebbe anche che lo facessi senza distrazioni, senza pretese, senza smettere mai: e così ti ritrovi a correre forsennatamente non per andare avanti, ma solo e soltanto per non precipitare, non per campare ma per non smettere di annaspare, per non sembrare un perdente agli occhi dell’etica amorale della società che ci vuole vincenti a tutti i costi. Il sottotitolo già dice tutto: O di come la devozione per il nostro lavoro ci rende esausti, sfruttati e soli. Da non perdere.