Libri

“L’ultima scommessa di Billy Phelan”

di Gabriele Ottaviani

E i nemici chi sono?

L’ultima scommessa di Billy Phelan, William Kennedy, Minimum fax, traduzione di Nazzareno Mataldi. William Kennedy non ha bisogno di presentazioni, è un autore maiuscolo e ogni riedizione di un suo testo è un regalo prezioso: in queste pagine dense di immagini che si fa fatica a cancellare dalla propria mente, perché restano scolpite nella memoria con la tenacia che ha un ricordo che dà pace, racconta la storia di Billy, un uomo dalle mille risorse, che è costretto a sporcarsi le mani perché il mondo non va affatto come dovrebbe ma che comunque ha una salda regola morale dalla quale non dirazza mai, che conosce Albany come le sue tasche, una città dal volto sciupato dalla grande depressione, una terra di gangster e piccoli, e forse nemmeno del tutto consapevoli, eroi, lirici interpreti di un’epica proletaria solenne come una tragedia greca nella quale il confine tra vivere e morire è sottilissimo. Ispirato a fatti realmente accaduti, il ritratto impeccabile e imprescindibile, degno dei fotogrammi meglio riusciti del più grande cinema, di questo genio del biliardo, pokerista abilissimo, scommettitore indefesso che viene contattato dal boss locale, un padre e padrone temibile, temuto, senza scrupoli e per nulla raccomandabile, perché lo aiuti a salvare dalle grinfie dei rapitori, che Billy conosce fin troppo bene, l’amato nipote, erede designato della sua criminale fortuna. E… Maestoso.

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