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“Smetti di leggere notizie”

Screenshot_20200314-173233di Gabriele Ottaviani

Le news ci cullano in una sensazione di calore che abbraccia l’universo intero. Siamo tutti cittadini del mondo. Ci accadono le stesse cose. Siamo tutti legati. Il pianeta è un villaggio globale. Cantiamo We Are The World facendo oscillare le fiammelle dei nostri accendini in perfetta armonia con migliaia di altre persone. Questo senso di vicinanza enormemente potenziato è molto confortevole, ma non è di alcun aiuto. La magia di una comunione universale estesa a tutto il mondo è una gigantesca illusione. Di fatto, non è il consumo di notizie a legarci ad altri esseri umani e culture. Siamo legati gli uni agli altri perché cooperiamo, intratteniamo scambi commerciali, coltiviamo amicizie, siamo parenti o ci vogliamo bene. Quando parlo della mia dieta di notizie, arriva immancabilmente il rimprovero: «Così, però, lei non prende parte al dolore dei più poveri del mondo, alle vicende di guerra e alle atrocità». Rispondo: tanto per cominciare, sono davvero tenuto a farlo? Di sicuro accadono disgrazie ancor più grosse in altri continenti o su altri pianeti. Non dovrei forse «prendere parte» anche a quelle? Dov’è il limite?

Smetti di leggere notizie – Come sfuggire all’eccesso di informazioni e liberare la mente, Rolf Dobelli, Il saggiatore. Traduzione di Silvia Albesano. Dirigente d’azienda e scrittore elvetico, Rolf Dobelli da molto tempo, e a guardare quel che succede ogni giorno sempre più viene da dargli assolutamente ragione, ha detto basta alla marea di informazioni, per lo più approssimative, superbe, false, confuse, sensazionalistiche, tossiche e inutili che ci bombardano quotidianamente: i mezzi di comunicazione di massa sono, per l’appunto, mezzi, quindi opportunità formidabili per migliorarsi, e di per sé né buoni né cattivi, bensì definiti solo ed esclusivamente in base all’uso, o all’abuso, che se ne fa. Questo testo, un vero e proprio vademecum, guida il lettore verso un percorso di liberazione, riappropriazione di sé e del proprio tempo, risorsa inestimabile, e di autodeterminazione: da non perdere.

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