di Gabriele Ottaviani
Perdonami…
L’angelo di Monaco, Fabiano Massimi, Longanesi. Dottore in filosofia, bibliotecario, consulente editoriale, all’esordio nella narrativa propriamente detta con questo romanzo che ha fatto giustamente scalpore e parlare di sé, e che è intenso, avvincente, avvolgente, coinvolgente, connotato con cura in tutti i dettagli, Massimi racconta una storia ambientata nel settembre del millenovecentotrentuno a Monaco di Baviera, in una casa di cui tutti – ovviamente niente affatto escluso il protagonista del libro, il valente commissario Sauer, che non si accontenta mai delle apparenze, vuole la verità – in città conoscono l’indirizzo perché appartiene al politico più rampante del momento e discusso, anche per il rapporto con colei con cui divide la dimora, la bella e giovane nipote. Che è morta. E anche la pistola che l’ha uccisa è di proprietà dell’uomo. Adolf Hitler. Che però era altrove. Ha un alibi inattaccabile. Tutto parrebbe fare pensare a una dinamica ben precisa. Ma… Da non perdere assolutamente.