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“Oleg”

oleg-publicity_still-h_2019di Gabriele Ottaviani

Oleg. A Cannes, nella Quinzaine. Secondo lungometraggio del lettone Juris Kursietis, intenso, avvincente, coinvolgente, claustrofobico, potente, appassionante, duro, solido, attualissimo, capace di indurre alla riflessione, asciutto, compiuto e ben confezionato sotto ogni aspetto, racconta di un uomo giovane e senza futuro che emigra in Belgio dall’Europa dell’est, ma le sue aspettative, ovviamente, si scontreranno col muro del rifiuto, del pregiudizio, della solitudine, dell’alienazione. Da vedere.

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