Libri

“Il passato”

download (1).jpgdi Gabriele Ottaviani

La membrana dell’amore è delicata, basta un graffio accidentale a lacerarla.

Il passato, Alan Pauls, SUR. L’amore è eterno. Finché dura. Quello tra Rímini e Sofía, totale, carnale, intenso, fatto anche di corna, avido come tutte le storie durature, che sono ben altra cosa da quelle passeggere, naturalmente, composto di messaggi scritti su bigliettini ricilati, costruito sulle passioni comuni (Tanguy, Fauxpass, Aubrey Beardsley, Riltse e non solo), considerato come un’opera d’arte, un ordine superiore che solo una calamità come un sisma avrebbe potuto, forse, spezzare, è finito. È passato. Dopo oltre un decennio. Lui cambia vita. È invaso da una brulicante frenesia, finanche onanistica. Lavora come un pazzo. Si droga. E la cocaina è autoreferenziale, annulla tutto ciò che non la riguarda. Fa sesso selvaggio. Ma la sua storia con Sofia in realtà non è finita. È divenuta semplicemente altro. Lui perde tutto. Le resta solo lei. Il suo ricordo. La sua immagine. La sua ossessione. Che l’amore è tutto è tutto quel che ne sappiamo, e l’amore è farsa e tragedia, commedia e dramma, bene e male, gioia e dolore, salute e malattia, ricchezza e povertà, l’unione di tutti i contrari, un uno più uno che insieme fanno molto più di due. E non esiste una forma perfetta, ogni amore è una storia a sé. Quello che possiamo capire, però, è che senza siamo meno di niente. Straordinario, ironico, potente, selvaggio, violento, intimo, tenerissimo, totale, romantico e crudele, folle e geniale. Un romanzo che a ogni pagina regala una sorpresa e un’emozione. Non potrebbe che venire dall’Argentina, terra d’oceano e di ghiaccio, di tango e d’arsura, di Borges e Soriano. Imprescindibile e monumentale.

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