di Gabriele Ottaviani
Non era lontana dalle idee dei movimenti femministi.
Grazia Deledda – Una vita per il Nobel, Maria Elvira Ciusa, Carlo Delfino editore. Corredato da una messe di illustrazioni a dir poco splendide, il testo redatto da Maria Elvira Ciusa, saggista, pubblicista, docente, storica dell’arte, è in tutta onestà la biografia che mancava, per quanto sia riduttivo definire questo volume solo con siffatto lemma, dato che partendo dalla vicenda esistenziale di una personalità complessa, intrigante e troppo poco indagata come quella di Grazia Deledda, che ormai è quasi un nome ignoto, considerato alla stregua di disadorno vecchiume, in realtà il discorso si estende fino a esaminare tutta una serie di sfaccettature politiche, economiche, sociali, culturali. Dal particolare al generale, come nella figura retorica della metonimia, che si avvale della parte per intendere il tutto, Maria Elvira Ciusa fa un’esegesi brillantissima e dallo stile guizzante che ha la pienezza del romanzo di una vita. Da non perdere.
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