di Gabriele Ottaviani
Ha scritto il bellissimo Maritè non morde, sulla storia di sua figlia, affetta da sindrome di Down: ora abbiamo l’enorme piacere di intervistarla. Convenzionali dà il benvenuto a Veronica Tranfaglia.
Come vivono le persone con disabilità in Italia?
In maniera disagiata, intrappolati in una burocrazia folle per far valere i propri diritti, con difficoltà architettoniche importanti anche nei trasporti urbani, schiacciati dalla discriminazione.
Quanto pesano il giudizio e il pregiudizio degli altri?
Moltissimo! È il peso più gravoso quando non lascia neanche un’opportunità.
Quanto è importante avere piena consapevolezza dell’argomento di cui si parla per trattarlo?
Se non si ha consapevolezza le tesi potrebbero essere distorte. La consapevolezza consente di conoscere a fondo e di approcciare una qualche risoluzione.
Come cambia la vita quando si diventa genitori?
Cambia completamente e in meglio.
Soprattutto cambia il focus spostandosi da se stessi ai figli.
Quanta ignoranza c’è ancora oggi nella nostra società in merito alla sindrome di Down?