di Gabriele Ottaviani
Jamal vorrebbe dire tutto alla madre. Vorrebbe dire che le vuole bene, ma lo sentirebbero tutti.
Il libro di Talbott, Chuch Palahniuk, Mondadori, traduzione di Gianni Pannofino. Caucasia, Blacktopia e Gaysia: gli Stati Uniti non esistono più. La disgregazione finale si è compiuta. Il giorno del giudizio è giunto. Tre nazioni diverse, in ossequio agli slogan di Talbott Reynolds: è finita la pacchia per la classe dirigente. Bianchi da una parte, neri dall’altra, omosessuali in un altro luogo ancora, ché i loro gusti non sono ortodossi. Il mondo è giunto a una svolta, attesa, temuta, vagheggiata, ambita, sperata, osteggiata. Ma non è tutt’oro quel che riluce… Fin troppo credibile questa fantasia distopica: si deve, del resto, alla penna di un genio che conosce e analizza con cura chirurgica l’anima umana, soprattutto nei suoi più atri e reconditi recessi. Da non perdere.