“Cartoline”

di Gabriele Ottaviani

Cartoline, Annie Proulx, Minimum fax. Prefazione di Lorenza Pieri. Traduzione di Delfina Vezzoli. Ottant’anni fa, circa, in tempo di guerra, i Blood, pressoché ignari di quell’orrore, vivono nelle campagne del Vermont, tentando con le unghie e i denti di resistere e mandare avanti una fattoria che di anno in anno diventa sempre meno redditizia. Ma all’improvviso nella vita del maggiore dei figli, Loyal, senza il quale la casa paterna non ha speranza alcuna di sopravvivere, succede qualcosa che lo costringe, senza spiegazioni, a cambiare radicalmente la sua vita, partendo per un viaggio senza requie in lungo e in largo per gli States. Non darà più notizie di sé, se non spedendo sporadiche e periodiche cartoline a casa, testimonianze dell’evoluzione di un paese lunga mezzo secolo che Proulx, magistralmente, adopera, come colorati e resistenti fili, per tessere una narrazione formidabile in cui microstorie e macrostoria si fondono e danno vita a uno dei più maestosi, dettagliati e commoventi affreschi della nazione americana che si possano leggere e ricordare. Impeccabile e imperdibile.