di Gabriele Ottaviani
Provava quasi pietà per la madre e la sorella, imprigionate in quel monumentale manicomio…
La meridiana, Shirley Jackson, Adelphi. Traduzione di Silvia Pareschi. Di ritorno dal funerale del figlio di Mrs. Halloran, che, dice serafica la piccola Fancy, la nonna ha buttato giù dalle scale per tenersi stretta la monumentale villa di famiglia, circondata da un parco maestoso e lussureggiante, un gruppo di individui uno più folle dell’altro, in preda alle più variegate manie, è ritratto dalla prosa sopraffina e chirurgicamente ironica di un’autrice magistrale e in stato di grazia, che, dando vita a un crescendo irresistibile, descrive simbolicamente la pazzia dell’umanità in tutta la sua policromia. Formidabile e dirompente.