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“Il condotto”

di Gabriele Ottaviani

Insieme a lui sarebbero caduti i più eminenti capitalisti della zona. Il denaro su cui lucrava non proveniva dai profitti della nostra azienda. Lo riceveva da una specie di sottoscrizione segreta a cui partecipava tutta la filiera dei commercianti, proprietari terrieri, imprenditori, direttori di banca, amministratori pubblici. Gli interessi venivano ripartiti in proporzione alla cifra versata e ingrossavano il capitale destinato a essere messo di nuovo a disposizione dei richiedenti. – In quanti erano implicati? – Una dozzina. Ma la richiesta di prestiti non era circoscritta alla Val Bisagno. Si era estesa a poco a poco a tutta la città e ai comuni della Provincia. Si incassava parecchio. Ognuno otteneva il suo finanziamento personalizzato…

Il condotto – Undicesima indagine per il commissario Capurro, Michele Branchi, Robin. Durante una gita con gli amici del centro estivo lungo il sentiero dell’antico acquedotto di Genova Pietro, un ragazzo autistico, si sottrae alla vigilanza della sua giovane educatrice che inizia subito forsennatamente a cercarlo, in un crescendo di trepidazione. Finalmente lo ritrova: sta bene, ma ha lo sguardo allucinato. Non solo: per la prima volta gli sente pronunciare delle parole. Inquietanti. E non è che l’inizio di una storia semplicemente irresistibile: mozzafiato.

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