Libri

“Underland”

di Gabriele Ottaviani

Del passo ancora nessuna traccia. Sarà il canalone giusto? Poi uno scricchiolio da sotto, mi manca la terra sotto i piedi e… bam… neve dura che mi schiaccia i polmoni. Ci sono dentro fino alle braccia. Sento le gambe dondolare nel vuoto. Pensa, rifletti: un crepaccio nella neve. Devo essere caduto parzialmente in una fenditura che si è formata dove la vecchia neve ricopre una sporgenza di roccia. Non voglio assolutamente finire di cadere nello spazio sottostante…

Underland – Un viaggio nel tempo profondo, Robert Macfarlane, Einaudi. Traduzione di Duccio Sacchi.  Non c’è nulla di più profondo della superficie, sosteneva, in effetti dal suo punto di vista, e sotto molti aspetti, con buona ragione, Hegel: ma è invece proprio al di là della soglia che decide di scavare Robert Macfarlane, indagando, affidandosi a guide e scienziati, però al tempo stesso divenendo lui medesimo un perfetto cicerone in giro per il mondo, l’oscurità per riemergere con la luce della consapevolezza, faro sempre più indispensabile in questi tempi fallaci, rimettendo nel giusto ordine le priorità della vita e tacitando l’innato e ingiustificato istinto dell’uomo di sentirsi onnipotente. Da non perdere.

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