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“Tre cadaveri”

51Hnbs6Ls-L._AC_US218_.jpgdi Gabriele Ottaviani

Lo Bello Concetto o Rosario? Questo dilemma lo stava perseguitando da alcuni minuti, tanto da costringerlo a digitare il dubbio su un motore di ricerca. Ah, ecco, uno era il padre e l’altro il figlio ed entrambi erano stati arbitri di calcio. La sua incertezza era più che legittima. Goffredo tornò soddisfatto nei pressi della porta della sua escape room per sbirciare se il gruppo che aveva prenotato per quel tardo pomeriggio stesse arrivando. Niente. Chissà come era arrivato a quel ragionamento. Cercò di riavvolgere il flusso dei pensieri che lo avevano condotto fino agli arbitri, ma gli mancava del tutto il nesso con l’immagine precedente. Era solo sicuro che immediatamente prima aveva rinunciato a fare una certa telefonata, per non rischiare che l’arrivo dei giocatori lo costringesse a interromperla. Ormai erano trascorsi già dieci minuti dall’orario previsto per l’inizio della partita. Tornò al computer e lesse i dettagli della prenotazione: Lo Bello Tiziana, quattro giocatori, ora di inizio 19:30, telefono e indirizzo mail. Purtroppo il sistema non prevedeva il pagamento anticipato ed era capitato più di una volta che qualcuno desse buca. Digitò il numero indicato sul cellulare ma la segreteria comunicò che il numero era inesistente. «Merda». Era veramente un mistero cosa spingesse certa gente a fare prenotazioni a cazzo tanto per fargli perdere tempo e girare le palle.

Tre cadaveri, Raffaele Malavasi, Newton Compton. L’ispettore capo Manzi ha una bella squadra, lavora a Genova e si trova a dover pelare una gatta niente affatto disposta con benevolenza a cedere il proprio scalpo al primo sbirro che passa: sono infatti tre i cadaveri di donna sui cui indagare, tre i delitti oscuri che sconquassano la quiete della proteiforme città della lanterna, e ognuno di essi sembra una macabra rappresentazione dell’umana perversione, in tutte le sue sfumature, sempre più violente e feroci. Manzi decide dunque di chiedere aiuto a Spada, un ex poliziotto, l’unico, a suo dire, in grado di dargli una mano. Un uomo ferito, però, disilluso, che non crede più a niente e in nessuno. E per giunta non sono solo le forze dell’ordine a voler trovare la verità, ma anche… Ben costruito sotto ogni aspetto, il romanzo è solido e accattivante. Da leggere.

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