di Gabriele Ottaviani
Hanno una vita le cose? Direi proprio di sì. Una vita invisibile scorre in loro…
Le cose intorno, Camilla Salvago Raggi, Lindau. Ci sono cose che volano e cose che restano, scrive Emily Dickinson. E le cose sono la nostra definizione. Ogni vita è circondata, costeggiata, punteggiata, colorata, ingombrata di oggetti. Che, inanimati, si animano dei ricordi che rievocano. Libri, mobili, foto, dipinti: sono tracce. Segnali. Simboli. Punti di riferimento. Camilla Salvago Raggi si guarda intorno, e attorno a sé tutto le ricorda la storia, la sua e quella di chi a vario titolo ha fatto parte della sua esistenza: con la consueta prosa cristallina ed elegantissima la vedova del grande e troppo poco celebrato Marcello Venturi, scrittrice sopraffina le cui rimembranze sono scrigno preziosissimo e ricco, come una cornucopia, ci conduce per mano nel Monferrato, nel mondo, nella memoria. Da non perdere per nessuna ragione.