di Gabriele Ottaviani
Un calcetto ogni tanto le ricorda che non è sola.
Destino, Raffaella Romagnolo, Rizzoli. Sbarca il trenta di marzo nel millenovecentouno in America, figlia di una madre per cui il silenzio era la risposta, non una madre dolorosa, non una madre lacrimosa, non una madre amorosa. Lei sta diventando madre a sua volta. La creatura che ha in grembo è la sua unica compagnia. La sua sola risorsa. Ma poi le cose cambiano. Mutano. Migliorano. Moltissimo. Al di là dell’oceano la sua esistenza si consolida, tanto che dopo molto tempo può permettersi di ritornare nell’Italia che ha lasciato. Però il passato si sa, non passa mai del tutto, anche dopo mezzo secolo, e richiede che i conti, nel bene e nel male, vengano chiusi… Si candida a essere uno dei romanzi più importanti di questa stagione letteraria l’opera monumentale, classica e insieme originale, evocativa e di fortissimo impatto, curata in ogni singolo dettaglio e imperniata su molteplici temi di fondamentale importanza, ieri come oggi, per non dire soprattutto in questo nostro tempo liquido che tutto fagocita, reifica, svilisce e rende precario, di Raffaella Romagnolo, dalla prosa ottima, ampia, accessibile, ben caratterizzata in ogni dettaglio, ammaliante, capace di soddisfare pienamente e con piacere chi legge come l’acqua un assetato.
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