Libri

“Aspettando Anya”

di Gabriele Ottaviani

Il suo viso era una maschera di rabbia…

Aspettando Anya, Michael Morpurgo, Piemme, traduzione di Marina Rullo. Benjamin vive clandestino: è costretto a farlo, nasconde ebrei per salvare loro la vita. Siamo a Lescun, un piccolo borgo arroccato sui Pirenei, dal lato della Francia occupata dai nazisti, a un tiro di schioppo dalla Spagna franchista che nella seconda guerra mondiale non è entrata e non entrerà, e che quindi è un porto sicuro per delle persone che non hanno alcuna colpa se non, per i propri nemici, quella d’esistere. Benjamin ha anche una figlia, in verità, ma ne ha perduto le tracce: si chiama Anya. Jo, invece, è un ragazzino che fa il pastore: il padre è al fronte. Conosce Benjamin, e… Incantevole e necessario.

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“Otto principesse e uno specchio magico”

di Gabriele Ottaviani

I pescatori salvarono il piccolo coccodrillo…

Otto principesse e uno specchio magico, Natasha Farrant, Piemme, traduzione di Clare Stringer. Illustrazioni di Lydia Corry. Un re e una regina un giorno chiedono a una maga di fare da madrina alla loro bambina. La maga risponde di essere onorata, e farà di tutto per donare alla piccola ciò che la renderà una principessa eccezionale. Ma fare le promesse è facile, mantenerle è più difficile: cos’è che rende una principessa eccezionale? La maga non lo sa, ma ha uno specchio magico che può far viaggiare indietro nel tempo per scoprirlo, e… Delizioso.

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“La vita sul nostro pianeta”

di Gabriele Ottaviani

Il mondo vivente è alimentato essenzialmente dall’energia solare.

La vita sul nostro pianetaCome sarà il futuro?, David Attenborough, Piemme, traduzione di Rachele Salerno. Di pianeta su cui stare ne abbiamo uno, sarebbe il caso di trattarlo bene. Non tutti lo capiscono, però. Anzi, incredibilmente, va detto che la pandemia ha reso forse ancora più insensibili ai temi ambientali, non considerando che ogni cosa è collegata, e ha fatto alzare la voce ai predicatori di ignoranza, che non essendo capaci di capire neanche quanto faccia due più due, e perché, gridano al complotto a ogni piè sospinto, indignandosi, per esempio, per il fatto che i farmaci vengano prodotti dalle case farmaceutiche. Non si capisce da chi dovrebbero essere prodotti, ma probabilmente loro comprano le bistecche dall’ortolano, sicché… David Attenborough è il divulgatore scientifico per antonomasia, da sempre, a livello mondiale: e il suo libro è limpido e fresco come acqua di fonte, esaustivo, completo, istruttivo, dotto, colto, saggio, meraviglioso.

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“Giro d’Italia nelle piazze dello spaccio”

di Gabriele Ottaviani

La situazione sta degenerando poco a poco, i cori del quartiere si fanno sempre più insistenti, mi vogliono vedere morto ammazzato lì in strada, magari sanguinante; vogliono farmi morire come un cane investito da un’auto in corsa.

Vittorio Brumotti, Giro d’Italia nelle piazze dello spaccio, Piemme. Non fa più tanto notizia come anni fa, ma la droga nel nostro paese è una diffusa piaga sociale, che produce un oceano di denaro che arricchisce con buona pace della silenziosa maggioranza onesta una frangia di popolazione minoritaria ma purtroppo comunque assai nutrita e felicemente dedita alla criminalità organizzata: con piglio da giornalista d’assalto Vittorio Brumotti immortala con nitidezza fotografica i risultati di un’inchiesta che lascia sgomenti.

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“L’angelo senza volto”

di Gabriele Ottaviani

Potrebbe essere innocente, e tu lo sai. E sai anche che vuol dire quando gli altri ti giudicano.

L’angelo senza volto, Kevin Frazier, Arto Halonen, Piemme. Traduzione di Gloria Pastorino. Negli anni Cinquanta, a Copenaghen, ci sono stati realmente dei casi di persone che, sotto ipnosi, hanno compiuto degli efferati delitti senza esserne consapevoli né conservarne traccia alcuna all’interno della propria memoria: è a questa inquietante vicenda che si ispira il coinvolgente romanzo, in cui le due voci sanno amalgamarsi in modo solido e piacevole, che racconta di un ex collaborazionista dei nazisti che appena uscito di galera compie una rapina che si conclude con un discreto spargimento di sangue. La cosa più impressionante, però, è che i testimoni oculari descrivono l’assassino come una persona in completo stato di trance: indotta di chi, e perché? Da leggere.

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“Le amiche che volevi”

di Gabriele Ottaviani

Volevo darle questi. Mi ha salvato la vita.

Le amiche che volevi, Greer Hendricks, Sarah Pekkanen, Piemme. Traduzione di Giada Fattoretto. Si dice che quando Dio voglia punirci faccia in modo che i nostri desideri si realizzino: chissà se è vero, certo è che Shay, timida e fragile, una bravissima ragazza insoddisfatta della propria vita e soffocata dalle sue insicurezze, vorrebbe essere bella e fascinosa come le sorelle Moore e le loro amiche. La loro esistenza le pare irresistibile e impareggiabile. Un giorno le incontra fortuitamente, dopo aver assistito in realtà a un accadimento davvero sconvolgente, e pian piano si instaura fra di loro un meccanismo in apparenza limpido e lineare, ma nella realtà dei fatti… Ben scritto, ben costruito, ben caratterizzato: un thriller mozzafiato e sorprendente.

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“Il generale di Diocleziano”

di Gabriele Ottaviani

I veterani di Gaio Rutilio si battevano con valore ed esperienza…

Il generale di Diocleziano – Il legato romano, Guido Cervo, Piemme. Valerio Metronio Stabiano, uomo d’ordine, soldato da sempre, condannato all’inazione da giochi di potere, sul finire del terzo secolo dopo Cristo, di stanza in Gallia, morde il freno come un cavallo che non vede l’ora di lanciarsi in un galoppo selvaggio: per lui Roma non è solo, ammesso e non concesso che la parola sia appropriata, la patria, è tutto. Ed è pronto a tutto. Il caos è totale, e non riesce nemmeno a sfruttare pienamente l’unico lato positivo della situazione, ossia godersi la famiglia. Quando è richiamato in servizio da Diocleziano, nel frattempo divenuto imperatore, per Valerio non è che l’inizio di una nuova vita, e… Intenso, vibrante, potente, trascinante.

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“Lovecraft Country”

di Gabriele Ottaviani

Che ci sia una specie di campo magnetico che spinge il forziere nella nostra direzione?

Lovecraft Country – La terra dei demoni, Matt Ruff, Piemme. Traduzione di Luca Briasco. La serie tv creata da Misha Green e con Jurnee Smollett, Jonathan Majors, Aunjanue Ellis, Courtney B. Vance, Abbey Lee, Jada Harris, Jamie Chung e tanti altri, targata HBO, in Italia su Sky Atlantic, è già un successo, e racconta la vicenda di un giovane nero che viaggia negli USA segregazionisti di oltre mezzo secolo fa in cerca del padre scomparso, imbattendosi in segreti e ossessioni orrorifiche che rimandano alle storie inventate da Howard Phillips Lovecraft, scrittore, poeta, critico, saggista, precursore della fantascienza, maestro delle storie del brivido assieme a Poe: l’ispirazione per il prodotto filmico è questo libro, avvincente, divertente, intrigante, lieve ma niente affatto superficiale.

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“Un matrimonio perfetto”

di Gabriele Ottaviani

La stanza della signora Radford. Era lei la signora Radford, no? Era come se Keisha fosse il fantasma ed Eleanor, la moglie morta, fosse ancora viva.

Un matrimonio perfetto, Sarah Pinborough, Piemme. Traduzione di Rachele Salerno. Cinematografico sin dalla copertina, che ricorda la locandina di Lolita, cambiando quel che dev’essere cambiato, il romanzo ha una trama perfetta, asciutta, ben congegnata, ricca di colpi di scena e dal ritmo sostenuto: un po’ Rebecca e un po’ Eva contro Eva, è la storia di Marcie, per la cui esistenza in molti probabilmente ucciderebbero, e che non ha la benché minima intenzione, dopo anni di clandestinità, dopo essere riuscita a farsi sposare, dopo essere diventata la bellissima seconda moglie, la stella polare dell’alta società di Savannah, di perdere lo scettro solo perché il socio vedovo della sua metà è tornato da Londra con una nuova giovanissima e splendida consorte… Impeccabile e imperdibile.

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“Fake Sud”

di Gabriele Ottaviani

I terroni (ma anche gli zingari) escono di scena persino dalle rilevazioni. Ma ciò non fa sparire l’antimeridionalismo strisciante, pervicace. Impermeabile ai fatti.

Fake Sud – Perché i pregiudizi sui meridionali sono la vera palla al piede d’Italia, Marco Esposito, Piemme. Prefazione di Alessandro Barbero. Un tempo, purtroppo non così lontano da far pensare che oggi una cosa del genere non sarebbe più possibile, e verrebbe anzi rifiutata, stigmatizzata e ritenuta del tutto inconcepibile, a Milano, Torino e Genova, i vertici del triangolo industriale nazionale, ma non solo lì, le case venivano affittate a tutti o quasi tranne che a chi migrava dalle regioni meridionali, perché quelle persone erano considerate sporche, disoneste e scansafatiche, e non era questo certo il solo pregiudizio. Di queste volgari aberrazioni la storia d’Italia è piena, e atteggiamenti come questo sono in realtà alla base del mancato sviluppo economico, politico, sociale, culturale, etico e morale dell’intera nazione: Esposito compie un’esegesi brillantissima, viepiù necessaria in questo periodo in cui la meravigliosa opportunità della tecnologia ha in realtà non avvicinato la conoscenza a tutti com’era ed è nelle speranze ma dato più spesso purtroppo, per l’uso nefasto che se n’è fatto, la stura ai seminatori di fandonie. Da leggere.

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