di Gabriele Ottaviani
Una volta definito e riconosciuto il problema e compresi gli obiettivi, una cosa importante è fare chiarezza dentro di noi. Nel coaching umanistico, fare chiarezza non è solo un procedimento razionale di comprensione intellettuale, e men che meno può esserlo in un contesto come il nostro nel quale il rapporto padre/figlia mette in campo un vortice di emozioni che ci travolge, nel bene e nel male. Ma è una ridefinizione della nostra idea di mondo. Ridefinire alcuni paradigmi ci libera e ci apre a scenari multipli. In tutti i percorsi di crescita un aspetto cruciale è identificato con il reframing o riformulazione. Molte delle idee che abbiamo su noi, sugli altri e sul mondo sono idee limitanti. Con ciò non voglio giudicare le idee di nessuno, ma porre l’attenzione sul desiderio di miglioramento e crescita che va alimentato dalla curiosità, dalla creatività e dal desiderio di auto-superamento. Quando non riesco a evolvere nella mia vita, uno dei primi passi da compiere è scovare quell’idea limitante che mi fa da zavorra e riformularla in modo che la nuova prospettiva mi apra a nuove possibilità. La riformulazione, ovviamente, non è da intendersi in senso lessicale. Non basta cambiare le parole, ma è necessario interiorizzare un’idea nuova per sovrascrivere quella precedente. Senza interiorizzazione non c’è cambiamento. Il reframing non funziona.
Padri e figlie – Allenarsi alla parità di genere, Girolamo Grammatico, Ultra. Esiste la parità di genere? Ancora no. Per tanti motivi. In primo luogo culturali. E le cose non stanno sempre come i pregiudizi farebbero supporre, o come forse sarebbe più comodo credere, far credere e propagandare: la questione è articolata e complessa, e parte anche dalla famiglia, primo nucleo della società. Girolamo Grammatico si immerge e fa immergere il lettore nell’oceano di contraddizioni e problematiche di questo tema viepiù necessario nel mondo contemporaneo, sperequato, precario e rabbioso, ancora bisognoso di evolversi, cambiare, migliorare: da leggere.