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“Otto anni al potere”

51ghbUJdLPL._AC_US218_.jpgdi Gabriele Ottaviani

C’è bisogno di esternare i segreti di famiglia e fare pace con i fantasmi del passato.

Otto anni al potere – Una tragedia americana, Ta-Nehisi Coates, Bompiani, traduzione di Giulio D’Antona. Otto saggi. Uno per ogni anno di presidenza Obama. Il primo afroamericano a entrare nella Casa Bianca, a governare il mondo, a rimanere nello studio ovale per due mandati. Lasciando il posto a un uomo che pare essere agli antipodi, sotto qualsivoglia punto di vista. Ma l’elezione di Trump, che ha preso molti meno voti di Hillary Clinton ma ciò non conta nulla, perché in America serve avere, per la legge elettorale che vuole evitare che le preferenze delle metropoli contino di più di quelli delle campagne, che sono poi l’America “vera”, un numero maggiore di grandi elettori, almeno duecentosettanta su cinquecentotrentotto, è scaturita anche, come del resto ogni processo proprio della storia delle sorti umane e progressive, da quanto avvenuto immediatamente prima, in una nazione piena di contraddizioni, divisioni e razzismi. Da leggere e rileggere, non fosse altro per la prosa impareggiabile.

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