Libri

“Felici di crescere”

11086-3di Gabriele Ottaviani

La gente stava a guardare, le donne chiudevano le imposte. Il sequestro di qualche vitello ad opera dei partigiani parve un sopruso, ma non fece pendere la bilancia in favore dei «neri». Molti dei ribelli, anche quelli conosciuti come scavezzacolli, erano compaesani, offrivano maggiori garanzie per la salvaguardia di un bene inestimabile come la vita, messo a repentaglio dalla crudezza dei tempi. Guido smaniava di sapere e capire. Il padre era comprensivo e solidale, ma temeva le ritorsioni di fascisti e tedeschi, si augurava un taglio netto con l’arrivo degli alleati. «Purtroppo salgono con troppa lentezza, Mussolini però non ha scampo. La guerra è perduta. Lo sa benissimo anche Fritz» aggiunse ammiccando. Fritz, un austriaco, aveva disertato dall’esercito tedesco. Correndo il rischio di essere fucilato, non solo dai camerati, ma dai partigiani che potevano sospettarlo di essere una spia…

Felici di crescere, Lorenzo Mondo, Sellerio. Guido è un ragazzo di Torino ed è scappato dal collegio nel quale era ospite. Siamo nel tempo peggiore, quello di guerra. Il suo obiettivo è quello di raggiungere, nel paese in cui è sfollata, nei luoghi – territori d’incantevole bellezza – di Fenoglio e Pavese, di cui l’autore – scrittore, critico e giornalista – del libro, riuscito e perfetto, tanto che viene da pensare che il suo artefice, essendo del millenovecentotrentuno, abbia attinto a piene mani dal ricco bacino del suo vissuto per dare una così limpida voce a una storia così intensa e credibile, è studioso ed esegeta, sua madre. Ma già per la strada inizia a gustare il sapore corposo della libertà e l’aroma pieno delle promesse dell’esistere… Da non perdere assolutamente.

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Libri

“Io, cristiana per amore e per ragione”

41hp9i+mdhL._AC_US218_.jpgdi Gabriele Ottaviani

Ma tocca a ciascuno, solo, star di fronte alle domande del vivere.

Io, cristiana per amore e per ragione, Monica Mondo, San Paolo. Autrice e conduttrice per TV2000, nonché scrittrice e giornalista, Monica Mondo si interroga su alcuni grandi temi che riguardano la fede cristiana. E la fede cattolica. Siamo infatti abituati, forse, a sovrapporre i due termini, benché in effetti la differenza che esiste tra l’uno e l’altro sia piuttosto marchiana, come due sinonimi esatti. Non lo sono, è molto più che evidente. E quindi l’autrice conduce – del resto è il suo mestiere, e dimostra di saperlo fare con competenza e abilità, rivelando uno stile asciutto, semplice ma non semplicistico, chiaro, di immediato impatto, per nulla ostico a comprendersi – un’inchiesta che porta a riflettere e a interrogarsi sulle dinamiche che intercorrono fra individuo e società e sulla dicotomia tra universale e particolare, tra il sempiterno, ovvero il credo di ognuno, e il passeggero, ossia le mode, che tanto influenzano la contemporaneità ma rischiano anche di far perdere di vista ciò che è realmente prioritario. Interessante.

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