Libri

“Lockdown”

di Gabriele Ottaviani

Quindi secondo te quei ragazzi dicevano la verità?

Lockdown, Peter May, Einaudi, traduzione di Alessandra Montrucchio e Carla Palmieri. Era troppo inverosimile, secondo gli editori cui lo propose dopo averlo scritto quindici anni fa, per essere pubblicato: chi crederebbe mai, dicevano, a un giallo dal ritmo travolgente ambientato in una Londra in stato di emergenza in cui si deve stare segregati in casa se si vuole fare del bene a sé e agli altri e si lotta contro il tempo per costruire un ospedale che dia ricovero ai migliaia di infetti in continuo aumento a causa di una pandemia? Ecco, appunto… La realtà supera la fantasia, il talento valica la tecnica, pur presente: ottimo.

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“Il piccolo negozio dei desideri”

91btRozk5iL._AC_UY218_ML3_.jpgdi Gabriele Ottaviani

Titch salì gli scalini due alla volta, saltellando e, per poco, non andò a sbattere contro Rosa che aveva in mano un vassoio con la sua cena. «Uau, ragazza, attenta, non è una cosa molto intelligente da fare». «Scusa, scusa. Ho urgente bisogno del bagno». Diede un’occhiata affamata ai maccheroni al formaggio di Rosa. «Oh, ce ne sono ancora?» «No, è un pasto pronto. Ho avuto una giornata piena d’impegni… E tu dove sei stata, a proposito? No aspetta… me lo dirai dopo essere andata in bagno». Quando Titch riapparve, molto più tranquilla, disse a Rosa: «Oggi mi è andata proprio bene. Ho trovato lavoro, devo fare le pulizie in due pub a Polhampton, la mattina presto, ma non gli stessi giorni in cui lavoro al caffè, quindi farò soldi a palate. Ma non è tutto». La ragazza aveva un’espressione trionfante. «Guarda!». Tirò fuori dalla borsa un assegno e cominciò a sventolarlo. «Tremila sterline! Lo sapevo che era solo questione di tempo». «Cosa?! Hai vinto la lotteria o qualcosa del genere?» «In un certo senso»…

Il piccolo negozio dei desideri, Nicola May, Newton Compton, traduzione di Simona Palmieri. La vita di Rosa fa acqua da tutte le parti, l’orizzonte di Londra le pare ogni giorno dinnanzi agli occhi sempre più asfittico e l’eredità che le giunge del tutto inaspettata sembra davvero una manna dal cielo. Il problema è che non può affatto vendere il piccolo e ameno negozio nel bel mezzo del Devon, perché c’è una clausola che parla chiaro: può essere al massimo solo ceduto a qualcuno che davvero se lo meriti. Rosa dunque, purtroppo, o forse piuttosto per fortuna, non ha scelta: deve mettersi in gioco, e… Piacevolissimo, pieno di grazia, appassionante. Come l’acqua per chi ha sete.

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