Il suo lavoro è disegnare: Convenzionali intervista per voi l’autrice delle illustrazioni di Sirene (Scienze e Lettere), Martina Vanda.
Che esperienza è stata per te illustrare Sirene?
Quando mi contattarono per questo progetto ne ero molto incuriosita e me ne sono subito appassionata. In genere sono sempre molto selettiva prima di accettare lavori su commissione perché ho parecchi progetti personali da portare a termine. Ma amo le collaborazioni, soprattutto se con persone competenti e stimolanti, perché dai lavori di gruppo nascono sempre nuovi spunti di crescita artistica e personale.
Sono molto soddisfatta del risultato finale. Ne è uscito un libro adatto a piccoli e a grandi. Uno di quei libri che avrei tanto voluto avere da piccola, con un testo dinamico e calde immagini a tutta pagina, per scoprire che le Sirene non sono Pesci, bensì uccelli!
Che significa per te disegnare?
È come respirare. Mi viene del tutto naturale e non posso farne a meno. È il mio modo di comunicare.
È il mio modo di osservare, pensare e celebrare la mia vita!
Quando hai iniziato a disegnare?
Il disegno è la mia lingua materna, disegno da quando ero piccola e non ho mai smesso, nemmeno per un giorno.
Che relazione c’è tra immagini e parole in un libro?
Il rapporto tra visivo e verbale è un argomento tanto affascinante quanto vasto e difficile da sintetizzare!
Il tipo di relazione tra testo e immagini è comunque nelle mani degli autori che decidono che senso dare al libro e soprattutto quale ritmo questo deve avere.
Perché un libro deve avere ritmo, e questo è determinato dalla relazione tra testo, immagini e pagine!
Se un libro ha un buon ritmo, ovvero una buona relazione tra testo e immagini e una buona distribuzione nelle pagine, allora il lettore sarà arricchito da entrambi i linguaggi e non potrà fare a meno di nessuno dei due.
Se invece abbiamo delle immagini bellissime, ma che non dialogano con il testo, che non ampliano il campo semantico delle parole scritte, e sono solo una ripetizione esatta del testo, o hanno una funzione didascalica e ornamentale, il libro non funziona e risulta noioso!
Cosa vorresti disegnare e non hai ancora rappresentato?
Mi piacerebbe illustrare qualche racconto di Gogol’.