Libri

“La nostra casa felice”

Perrone - Uccello OKMCdi Gabriele Ottaviani

Alle dieci di sera il capo della squadra mobile Roberto Ferruzza si sente rigido. Le gambe faticano a restare ancora immobili. Considera che lavora senza pausa da quasi quarantotto ore e allora si dice Basta. Chiude a chiave la porta e dalla parte della libreria che ha trasformato in armadio, tira fuori un paio di jeans e un maglioncino. Sistema i pantaloni, che si è appena tolto, sulla stampella apposita, e affonda la camicia dentro una busta. Lunedì devo passare in lavanderia. La giacca è già al suo posto, a destra, sul “lato giacche”, la cravatta la ripone facendola penzolare da un gancio incollato all’interno dell’anta. Si siede sul divano solo per scegliere meglio le scarpe, alla fine decide che il paio di tela con la cavigliera alta e i lacci possono andar bene.

La nostra casa felice, Serena Uccello, Giulio Perrone editore. Poliziotta in servizio alla mobile di Reggio, che ha la Calabria nel nome ma non è il capoluogo di regione, e quasi cinquant’anni fa le proteste proprio prendendo le mosse da questo motivo sfociarono in veri e propri atti di guerriglia e violenza, Argentina fa parte del gruppo ricerca latitanti, si occupa di intercettazioni e, indagando, si imbatte nella figura di Nunzia, che ha più o meno la sua stessa età e che rischia di perdere i propri figli, invischiata com’è negli affari di famiglia, ovviamente illeciti, specie dopo che il padre, boss della piana di Gioia Tauro, viene assicurato alla giustizia (il fratello, nel frattempo, letteralmente latita): crescono i dubbi, aumentano e lievitano le inquietudini, nel cuore dell’una e nell’animo dell’altra, si fa sempre più forte l’esigenza di salvarsi. Ma a quale prezzo? Potente, teso, intenso: Serena Uccello narra una storia di forte impatto e solida struttura, che pone domande e scuote la coscienza.

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