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“Prima e dopo”

di Gabriele Ottaviani

Una buona parte dei murales sono un sentito omaggio ai figli del quartiere e della vicina San Basilio, ma anche ai Romani illustri in genere o a chi ha lasciato il segno…

Prima e dopo – La street art romana e il coronavirus, Carla Cucchiarelli, Iacobelli editore. Giornalista e scrittrice dalla prosa critica e divulgativa, che non cessa mai di fare e farsi domande, che cerca l’arte per avere risposte sulla vita, e non smette di lasciarsi affascinare dal salvifico potere della bellezza, Carla Cucchiarelli torna a raccontare quello che i muri di Roma, limiti ma anche lavagne, manifesti dell’altrimenti inesprimibile, narrano amalgamando immagini e colori in un tempo bigio come quello della pandemia che ha reso una società già sempre più iniqua, rabbiosa e invidiosa finanche restia agli abbracci. Un viaggio da cui si torna migliori: da leggere.

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“Il contagio del Male”

di Gabriele Ottaviani

La tua indagine sta andando male, ho capito…

Il contagio del Male, Sara Pollice, Iacobelli. Ha una figlia, un compagno, è fragile e fortissima insieme, sensibile ma assai determinata, svolge il ruolo di commissario e si trova alle prese, a capo di una squadra tutta al maschile in cui taluni la proteggono affettuosamente e la aiutano e talatri viceversa le mettono i bastoni fra le ruote per mero partito preso, con l’efferato omicidio di un uomo in un paesotto del canavese: l’indagine, però, la porterà anche altrove, non solo geograficamente. Costanza, nomen omen, è una protagonista appassionante: da conoscere.

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“Lei e lui”

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Così ora si sentiva rinascere e poteva riconciliarsi col passato, vedendo spuntare sulla tomba della passione sepolta il fiore dell’amicizia…

Lei e lui, George Sand, Iacobelli. A cura di Annalisa Comes. Meraviglioso, sublime, sontuoso, travolgente, appassionante, trascinante, convincente, coinvolgente e, per l’epoca, scandaloso, perché non cerca il facile compiacimento, né si nasconde dietro falsi pudori nel raccontare un amore, personale e intimo e dunque universale come ogni sentimento: George Sand, scrittrice maestosa, a cui, si dice, bastassero cinque giorni per portare a termine un romanzo – e che opere, vista la sua produzione! -, mette in scena la tormentata relazione, intrisa di sesso, bugie e tradimenti, che ebbe con lo scrittore Alfred de Musset, nella trasposizione letteraria Laurent, artista come la già famosa e più matura Thérèse, con cui non riesce a vivere un attimo di pace, ed è forse questo il senso più profondo delle emozioni. D’altro canto, sono gli amori impossibili quelli che di certo persistono eterni… Da non perdere per nessuna ragione al mondo.

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“Le comiche”

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Donna Valentina è totalmente rappresentata dalla sua risata e dal suo intelligente umorismo…

Due tra le fondatrici della Società Italiana delle Letterate, Paola Bono, anglista, saggista e studiosa di teatro, e Anna Maria Crispino, giornalista ed editor, assieme a Ilenia Caleo, Daniela Carpisassi, Pat Carra, Lia Giachero, Monica Farnetti, Antonia Anna Ferrante, Monica Luongo, Laura Marzi, Giuliana Misserville, Marina Vitale e Maria Vittoria Vittori, realizzano per Iacobelli un volume – sono gli atti del sedicesimo seminario estivo della succitata SIL, tenutosi a Viterbo due anni fa – in cui indagano il comico nel femminile e il femminile nel comico, ossia ad amplissimo spettro le produzioni artistiche di autrici che, dopo che per secoli alle donne è stato precluso per il retaggio di un mero pregiudizio il riso in tutte le sue sfumature di senso e significato, ritenuto disdicevole e osceno, si sono liberate da questo assurdo impedimento e hanno liberato oltre a sé anche tutte le altre e tutti gli altri, con la dirompente forza dell’ironia, del sarcasmo, della satira, dell’eleganza: Le comiche – Scrittrici, attrici, performer, da leggere.

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“L’ultima pagina”

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Era brava, Antonia. Una ragazza d’oro…

L’ultima pagina – Da Vladimir Majakovskij a David Foster Wallace, da Cesare Pavese a Virginia Woolf, storie di scrittori che hanno deciso di togliersi la vita, Susanna Schimperna, Iacobelli. Si scrive per raccontare, si scrive per vivere e fare vivere altre vite, si scrive per cambiare il mondo, per inventarsene uno migliore, su scrive per dare voce al muto e sordo dolore che ognuno ha nel cuore, si scrive per non morire, e poi si muore. E magari si decide di farlo, non si attende che accada, si mette un punto, chiedendo di non fare troppi pettegolezzi, avendo purtroppo la certezza che proprio questo, invece, è ciò che accadrà. Susanna Schimperna, con tatto, eleganza, cura, attenzione, dolcezza, sapienza, dipinge una pinacoteca di venticinque ritratti di persone e artisti impolverati dal male di vivere ma resi scintillanti dalla salvifica e generosa bellezza dell’arte: da non perdere.

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“Come in un labirinto di specchi”

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Quanto smarrimento quando la memoria corrompe i ricordi…

Come in un labirinto di specchi, Silvana Mazzocchi, Iacobelli. Luisa ha una famiglia con cui non va d’accordo, e appena può se ne allontana, andando a studiare all’estero. Emma invece resta, e nel fermento del Sessantotto si immerge completamente nel ribollente calderone della contestazione. La Roma quieta e quiescente dei placidi quartieri borghesi residenziali nella quale sono cresciute e hanno percorso strade esistenziali limitrofe e connesse è mutata, e con essa loro medesime: nonostante tutto l’amicizia però resta, del resto sono cresciute insieme, l’una la cartina al tornasole dell’altra. Finché la cesura non si fa definitiva: una racconta, ma è dalle parole dell’altra che possiamo interpretare la trama del loro conoscersi, rincorrersi, perdersi e ritrovarsi… Intenso, credibile, dinamico. Da non perdere.

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“La potenza delle donne”

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Ogni nostro punto debole può essere trasformato in un punto di forza…

La potenza delle donne – Cambiamo la nostra storia, cambiamo le nostre vite, Paola Leonardi, Iacobelli. Il mondo non finirà mai perché le donne lo raccontano, ma le donne, che sono la maggioranza della popolazione, spesso hanno meno opportunità, e accesso ai posti dove si decide, e ci si prende responsabilità, nonostante di certo non siano affatto refrattarie ad assumersene l’onere, anzi, spesso sono loro a mandare avanti abilmente e in contemporanea più settori e ambiti, come la famiglia e il lavoro. Sovente però ci sono anche donne che si fanno la guerra reciprocamente, e donne che non ritengono di essere all’altezza dei compiti che le attendono: niente di più dannoso e falso. Bisogna volersi bene per voler bene agli altri, per essere sereni e rendere migliore il mondo, bisogna fare della propria natura il proprio punto di forza, assecondandola, non forzandola: ognuno ha in sé un’inestimabile ed enorme ricchezza, è indispensabile che ne faccia buon uso. Questo testo spiega come. Da leggere.

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“Note segrete”

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E Jerry Pujell, ovvero il signor Mario Puglielli da molti anni imprenditore a Madrid nel settore dei sistemi di sicurezza bancari, aveva consapevolezza all’epoca del rock dell’attività di suo padre?

Note segrete – Eroi, spie e banditi della musica italiana, Michele Bovi, Iacobelli. Prefazione di Maurizio Costanzo. Si fa presto a dire che sono solo canzonette: come spesso accade, l’apparenza inganna. Questo volume, che è al tempo stesso un dettagliato itinerario nel mondo delle sette note e un dossier ricchissimo di dettagli di cronaca nera, racconta, attraverso testimonianze e documenti, la vicenda di Joe Adonis, amato da molti, odiato da parecchi, temuto da tantissimi, un formidabile esperto di musica, di produzioni discografiche italoamericane e di marketing internazionale, nonché un gangster che non aveva nulla da invidiare a Lucky Luciano, un uomo definito dall’FBI come il più crudele dei padrini di Cosa Nostra, responsabile di almeno centouno omicidi. Da leggere.

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“Isolina, un martedì”

41yWqJhO0lL._AC_UY218_ML3_.jpgdi Gabriele Ottaviani

Se siamo gomme pane, possiamo fare tutto.

Isolina, un martedì, Elianda Cazzorla, Iacobelli. Docente di liceo e giornalista, Elianda Cazzorla racconta in quasi due dozzine di fulminanti, divertenti, esilaranti capitoli, scritti in stato di grazia, con intelligenza, brillantezza, prosa fresca e geniale, ricca di riferimenti sin dal nome del titolo, e di chiavi di lettura e d’interpretazione, il caleidoscopio di situazioni in cui ci si può imbattere, tra il serio e il faceto, un mare di simboli e una selva di riferimenti, quando si fa uno dei mestieri più difficili e importanti del mondo, ovvero l’insegnante, il formatore di coscienze e cittadini che spesso ha tutto contro, in primo luogo una burocrazia assurda, colleghi che scaldano la cattedra, dirigenti scolastici privi di senso della realtà e ragazzi abbandonati a sé medesimi da famiglie che spesso li hanno messi al mondo solo per zittire la società e che considerano il docente come uno jellato che non fa nulla, non sa fare nulla e guadagna poco ma quel poco è pure troppo: da non perdere.

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“Io sono quello di sinistra”

IO_SONO_QUELLO_DI_SINISTRA.pngdi Gabriele Ottaviani

La pistola probabilmente è la stessa per entrambi gli omicidi…

Io sono quello di sinistra, Amedeo Vitale, Iacobelli. Che l’amore è tutto è tutto ciò che ne sappiamo, e che per esso, o perlomeno per l’idea, non di rado del tutto malsana, che ci si è fatti d’esso, si compiano anche azioni nefande, è tragica cronaca quotidiana, purtroppo. Nell’arco di quarant’anni un assassino di cui sappiamo da subito l’identità, nonostante l’andamento dell’opera, molto ben riuscita, faccia pensare a un giallo, ma certo evidentemente anomalo, anche se non mancano illustri precedenti in tal senso, uccide più volte per un sentimento che mai ha avuto il coraggio di dichiarare, e nel frattempo la storia lievita e si arricchisce di nuovi dettagli, e… Romano, dottore in geografia, critico e fotografo dallo sguardo attento e sensibile, Amedeo Vitale realizza un’opera che scolpisce la forza del potere della parola: da leggere.

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