
di Gabriele Ottaviani
L’aria era gelida, così fredda, in effetti, che faceva male alla gola respirarla…
Everest – La storia della prima ascesa, Edmund Hillary, Piano B. Traduzione di Andrea Roveda. Ottomilaottocentoquarantotto metri. Quasi nove chilometri. In verticale, a partire dal livello del mare. La montagna per antonomasia, il tetto del mondo, il punto più vicino al cielo, un mito inviolabile, invulnerabile, incontaminato, scalato per la prima volta sessantasette anni fa: questo è il racconto, asciutto, intenso, coinvolgente ed emozionante, di un’impresa, che non è una semplice sfida, ma l’emblema del desiderio di fare sempre del proprio meglio, in ogni situazione. Da leggere.