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“Gli anni di Allende”

download-6di Gabriele Ottaviani

Il 3 novembre 1970 alle 11 del mattino Salvador Allende diventò il 31° presidente della repubblica del Cile durante una cerimonia ufficiale che si svolse al Congresso Nazionale. L’Unidad Popular era arrivata al potere anche se il 29 settembre 1970 la CIA informava che: “… in questo momento non c’è niente che giustifichi un intervento militare, dato che la calma assoluta impera nel paese…”. La battaglia era appena iniziata.

Gli anni di Allende – La novella grafica, Carlos Reyes e Rodrigo Elgueta, Edicola, traduzione di Paolo Primavera. Una pagina della storia del Novecento ormai conosciuta, ma ancora troppo poco, dato che è alla base di molte delle situazioni i cui effetti attualmente si riverberano con forza nel complicato scacchiere delle relazioni internazionali, dei giochi di potere e di prestigio, nelle dinamiche sovente ricattatorie dettate dall’interesse. Il Sudamerica ha vissuto una tragica stagione più o meno mezzo secolo fa, quando nelle strade argentine la musica del tango risuonava fascinosa a tutto volume per rendere mute le grida dei torturati, dei dissidenti politici, di chi anelava alla libertà, di chi era contrario al protervo strapotere militare. Anche il Cile ha vissuto una dittatura, e i mille giorni della presidenza di Salvador Allende, dal millenovecentosettanta al millenovecentosettantatré, sono stati visti anche dal mondo intellettuale (ricordiamo che nel millenovecentosettantuno Pablo Neruda, di cui Larraìn ha dato un ritratto sublime di recente al cinema, viene insignito del premio Nobel per la letteratura “per una poesia che con l’azione di una forza elementare porta vivo il destino ed i sogni del continente”) come un segno di speranza, una parentesi presto infranta di sperimentazione politica, un esempio nuovo di socialismo popolare e democratico, scomodo per gli equilibri economici e diplomatici internazionali. Questa novella grafica, scritta benissimo, insignita del Premio Liberi di Scrivere, caratterizzata da illustrazioni splendide, accuratissima nella ricostruzione attraverso una dettagliatissima indagine storica e iconografica, arricchita dal punto di vista narrativo dalla scelta di dare vita alla figura di un giornalista, inviato e testimone statunitense, è da non perdere assolutamente.

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