di Gabriele Ottaviani
La Romania uscì dal conflitto il 23 agosto 1944, con un colpo di scena più disastroso per la Germania della sconfitta di Stalingrado.
Europa a processo – Collaborazionismo, resistenza e giustizia fra guerra e dopoguerra, István Deák, Il Mulino, introduzione di Guri Schwarz, traduzione di Maria Luisa Bassi. Quand’è che davvero un conflitto ha termine? Col cessate il fuoco? O quando tutti i conti pendenti sono stati sanati? Ed è realmente possibile arrivare a questa condizione? Oppure permangono strascichi e retaggi velenosi? Tra il millenovecentotrentanove e il millenovecentoquarantacinque di fatto l’intera Europa è stata occupata dai tedeschi o sottomessa a governi filonazisti: c’è chi, la gran parte, ha atteso la fine degli eventi, chi ha combattuto, chi ha diviso il pane con gli invasori. Si calcola che il cinque per cento dei maschi adulti sia finito processato o indagato per tradimento, crimini di guerra, collaborazionismo: in questo testo capitale si narra, testimonia ed eterna la storia. Necessario.
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