di Gabriele Ottaviani
Il problema della coppia ce lo siamo portato dietro, quasi intatto, fino a oggi: le statistiche dicono che ci sposiamo di meno, ma conviviamo ancora, e molto. Se la monogamia non appaga il sesso e se, come aveva calcolato Wilhelm Reich, un corpo sano in quarant’anni necessita di non meno di quattromila scopate, che possiamo fare quando, dopo i primi infuocati tempi, la passione inevitabilmente si affievolisce? C’è chi corre ai ripari sperimentando giochi sessuali che non scalfiscono il rapporto tra coniugi: per esempio, ci sono donne eterosessuali che fanno sesso con i loro compagni, guardano porno lesbo su internet, e sui siti di dating postano annunci come questo: «Cerco una bella che mi regali orgasmi». Siamo davanti alle cosiddette «etero-flessibili», che erroneamente io scambiavo per bisex e che invece sono donne che non mettono affatto in discussione l’intesa sessuale con i loro uomini, ma ogni tanto si concedono avventure intime con persone dello stesso sesso: incontri occasionali, un pomeriggio di shopping, aperitivo, confidenze, per poi finire a letto insieme. Rapporti sessuali segreti e gratuiti, che non fanno vacillare di un millimetro il loro desiderio etero. All’opposto, troviamo il bud sex: eterosessuali che fanno sesso con altri uomini. «Quando mia moglie non c’è, io dormo da lui per un paio di notti. Facciamo sesso ma non solo quello. Usciamo a cena, chiacchieriamo, ma non ci amiamo mica.» Questa è una delle tante spiegazioni che alcuni utenti di Craigslist hanno dato al sociologo Tony Silva, autore del volume Bud Sex, in cui analizza questo fenomeno. Silva ha contattato diciannove uomini bianchi, fra i trenta e i cinquant’anni, provenienti da zone rurali americane a tendenza conservatrice. Dalle loro risposte ha concluso che questi uomini, sposati e con figli, fanno sesso omosessuale per «urgenza fisiologica», ovvero senza implicazioni emotive e senza nemmeno attrazione fisica, ma solo per soddisfare un bisogno, oppure addirittura per avere rassicurazioni sulla loro eterosessuali tà. Cercano partner simili a loro, con mascolinità marcata, estranei ai giri gay e meglio se sposati, perché le mogli sono tra i loro argomenti preferiti di conversazione. «Cerco gente che ha voglia di farsi fare un pompino ogni tanto», «Cerco solo ragazzi virili come me», tra gli annunci che postano su siti come Craigslist. Tony Silva però mette in dubbio che questi uomini siano davvero etero, bensì sostiene che possano essere bisex o omosessuali latenti che hanno paura di venire allo scoperto con se stessi e con gli altri, per due validissimi motivi: uno riguarda la loro educazione, l’ambiente chiuso in cui sono cresciuti, che non li ha abituati a fare i conti con sessualità «diverse» da quella stabilita dalla religione e dalla tradizione; l’altro consiste nella paura di non essere capiti ed esclusi dalla realtà in cui vivono e che non vogliono lasciare perché ci si trovano bene. Eppure le loro stesse mentalità e abitudini di vita mal si adatterebbero a società più aperte e cosmopolite.
Pornage – Viaggio nei segreti e nelle ossessioni del sesso contemporaneo, Barbara Costa, Il saggiatore, prefazione di Giampiero Mughini. Senza sesso non c’è esistenza, a meno di essere organismi che si riproducono in pratica clonando sé medesimi, particelle unicellulari di materia che si bisecano. Tutti, salvo coloro i quali hanno chiare ascendenze divine per le quali il dogma prevede che la concezione sia la più immacolata immaginabile, nasciamo come conseguenza di un atto sessuale. Il sesso è vita, è piacere, godimento, è un linguaggio, è uno strumento di comunicazione, è una connessione fra corpi e fra anime, è sentimento, puro spirito e altrettanto pura carne, è irrinunciabile, è una passione, un pensiero fisso, un’ossessione, è uno strumento di liberazione, soprattutto per chi è discriminato, ma spesso è usato come merce di scambio. Come strumento di potere, protervo e violento. È abuso. Vuoi una scrivania per lavorare nel mio ufficio? Fammi un po’ vedere i lavoretti che sai farmi sotto, o chinandoti su di essa. E così via. Perché fa progredire il mondo e le generazioni dei suoi abitanti, e chi ha il coltello dalla parte del manico spesso non ha remore a usarlo come viatico volgare per un turpe ricatto. Anche per questo spesso, pur trattandosi di quanto vi sia al mondo di più naturale, viene nascosto, mistificato, manipolato, ammantato di perversione, demonizzato, relegato in una dimensione altra, che non merita la luce del sole. Ma proprio quest’oblio è la causa di tanti mali: se si parlasse di sesso con meno faciloneria o bigottismo probabilmente, per dire, tante problematiche, anche gravissime, concernenti per esempio le malattie che possono essere trasmesse attraverso il sesso avrebbero tutt’altro impatto sulla nostra società. Per non parlare poi di tutti quegli uomini sposati con prole che affollano le chat in cerca di maschi con cui fornicare, di norma in ruoli passivi, e per cui la cosa più importante è l’assoluta riservatezza… Non va dimenticato inoltre che il sesso è un’industria, una macchina da soldi, a partire dalla prostituzione, che qualcuno persino ricerca perché è la sola merce che può vendere per sopravvivere, che molti sfruttano ignobilmente, che tanti praticano per trasgressione o per incapacità di ammettere le proprie preferenze, per vergogna o immaturità, per poter essere semplicemente sé stesso: e poi, naturalmente, c’è l’universo sterminato del porno, che trae forza dal suo rappresentare quello che lo spettatore vorrebbe vivere, ma non osa, non può. Barbara Costa parla con esplicita ricchezza di dettagli di tutto questo e molto altro, per un’esegesi amplissima e monumentale assolutamente da non lasciarsi sfuggire.