Libri

“L’anno senza estate”

di Gabriele Ottaviani

Voleva dimostrare a ogni costo di essere un giudice equo, che ignora le leggi del sentimento ferito.

L’anno senza estate, Bérénice Capatti, Gabriele Capelli editore. Industriale geniale e di successo, quasi settantenne, appassionato di montagna, brianzolo deluso dai figli che ha sempre trattato con autorità, freddo come le posate che produce, un giorno, in cerca di nuovi stimoli, Francesco Salemi assume come sua assistente Sara, ventenne che lavora in un bar e che si trasferisce poi con lui a Lugano, gettando, com’è prevedibile, scompiglio tra i rampolli che, come tradizione vuole, bramano sopra ogni cosa quello che tutti considerano un diritto ma che in realtà non lo è affatto, trattandosi di un mero atto di generosità, ossia l’eredità. Si dà il caso che un giorno di pioggia Salemi infatti cada in un burrone, che Sara sia la sola testimone, e che la polvere sotto il tappeto, d’improvviso, sbuffi fuori… Brillante, caratterizzato da una prosa che seziona con precisione chirurgica l’animo umano e le dinamiche interpersonali, il romanzo di Bérénice Capatti è una prova letteraria lucida e riuscitissima.

Standard
Libri

“Per una fetta di mela secca”

di Gabriele Ottaviani

Non c’è verso. A volte vuoi dire le cose e le cose non vengono.

Per una fetta di mela secca, Begoña Feijoo Fariña, Gabriele Capelli editore. Diciannove anni prima che mamma morisse. Dodici anni prima che mamma morisse. Nove anni prima che mamma morisse. Otto. Sette. Cinque. Tre. Il giorno che mamma morì. Due anni dopo la morte di mamma. Sette anni dopo. Undici anni dopo. Dodici. Sedici. Ventiquattro. Ventinove. Quarantacinque. Bastano i titoli dei capitoli per rendersi conto della potenza intima e universale di questo viaggio nel dolore, nell’elaborazione del lutto e alle radici della vita e del suo proseguire nonostante tutto e grazie a tutto, in primo luogo grazie all’amore. Un magnifico gioiello incantevole sin dall’immagine di copertina.

Standard