di Gabriele Ottaviani
Eppure le avvisaglie c’erano tutte…
A testa alta, Giuseppe Altamore, San Paolo. Ci sono un banchiere, un padre benedettino e un capitano dei carabinieri reali, e non è certo una barzelletta, bensì una storia eroica e drammatica, quella dell’operazione Anton che nel millenovecentoquarantadue si pone come obiettivo l’invasione, da parte italotedesca, della repubblica di Vichy: questi tre uomini, durante l’occupazione della Francia meridionale, danno il via a una rete di salvataggio per gli ebrei, che infatti definiscono quei luoghi come la loro piccola Palestina. Il capitano, Massimo Tosti, rischia in prima persona, e dopo l’armistizio per continuare la sua azione aderisce finanche alla repubblica di Salò: è grazie a lui che quattromila persone non hanno subito le conseguenze atroci della persecuzione, eppure, nonostante il suo provato impegno, a guerra finita viene accusato di collaborazionismo e rischia l’espulsione dall’Arma. La sua è una storia troppo poco nota, che Altamore, col corredo di splendide foto, ricostruisce nel dettaglio: da non perdere.