Pubblicazione a cura della redazione del comunicato stampa
Premiati al Salone Internazionale del Libro
ex aequo
Stefano Lemma – autore del racconto La Crisalide
e
Michele Maggio – autore del racconto Comma 22
vincono l’VIII Edizione del
PREMIO GOLIARDA SAPIENZA – RACCONTI DAL CARCERE
Progetto Speciale Malafollia
Reading
LUIGI LO CASCIO
Interventi
EDOARDO ALBINATI, ERRI DE LUCA, PATRIZIO GONNELLA
I racconti pubblicati nel libro
Malafollia
a cura di ANTONELLA BOLELLI FERRERA
(Giulio Perrone Editore)
Torino, 9 maggio 2019- Vincono l’VIII Edizione del Premio Goliarda Sapienza – Racconti dal carcere, progetto speciale Malafollia, STEFANO LEMMA autore del racconto LA Crisalide e MICHELE MAGGIO autore del racconto Comma 22.
La cerimonia di premiazione, che anche quest’anno si è svolta non più in un carcere, ma in mezzo alla gente e nel luogo simbolo della cultura – il Salone Internazionale del Libro – è stata condotta dalla giornalista Antonella Bolelli Ferrera, ideatrice e curatrice del Premio Goliarda Sapienza (promosso da Inverso Onlus e SIAE) unico concorso europeo rivolto alle persone detenute, che vede la partecipazione attiva di grandi scrittori ed artisti nelle vesti di tutor . Madrina è la scrittrice Dacia Maraini.
“I più grandi scrittori ed artisti da anni sono di fatto i testimonial di un progetto che si pone un fondamentale obiettivo – ha affermato Antonella Bolelli Ferrera: – portare la cultura in carcere affinché assieme ad essa germogli una cultura della legalità. Senza di loro il Premio rimarrebbe ristretto nella nicchia degli addetti ai lavori, mentre è anche creando un collante fra i due mondi – quello esterno e quello dentro il carcere – che si possono gettare le basi per innescare quel processo virtuoso che induce alla riflessione. Un progetto ambizioso, ma la cultura questo potere ce l’ha. Ed anche la nostra presenza qui – conclude – ha un significato particolare, per questo ringrazio Nicola Lagioia, direttore artistico del Salone, per avere ospitato anche quest’anno il nostro evento in mezzo ai grandi della letteratura mondiale”.
Il progetto:
Dopo il felice esperimento del laboratorio di scrittura creativa dello scorso anno, è stata costituita una factory creativa formata dagli autori che nel corso delle diverse edizioni del Premio Goliarda Sapienza si sono distinti per qualità di scrittura e di pensiero. Sotto una guida editoriale, ma con assoluta libertà espressiva, gli autori (una ragazza e cinque uomini di varie età) si sono cimentati nella scrittura di racconti sul tema della follia in carcere. Da qui il titolo del progetto speciale Malafollia, il primo passo verso un più ampio progetto di scrittura collettiva.
LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE
Reading:
Dopo la presentazione degli autori finalisti (“Edmond”, Patrizia Durantini, Stefano Lemma, Michele Maggio, Sebastiano Prino, Salvatore Torre), è stato l’attore Luigi Lo Cascio a dar voce alla follia narrata nei loro racconti, pubblicati nel libro “Malafollia” (Giulio Perrone Editore) a cura di Antonella Bolelli Ferrera.
I Racconti:
Patrizia Durantini Pensieri doppi, “Edmond” Perché un pazzo che cos’è?, Stefano Lemma La crisalide, Michele Maggio Comma 22, Sebastiano Prino Sa bentana cunzada (La finestra chiusa), Salvatore Torre Sesto Lario e Svastica.
I proventi del libro saranno utilizzati per iniziative volte a favorire la cultura della legalità
Interventi:
Sono intervenuti gli scrittori Erri De Luca, Edoardo Albinati e Patrizio Gonnella.
Erri De Luca, storico Tutor del Premio Goliarda Sapienza, a proposito del percorso interiore, a volte doloroso, che deve compiere uno scrittore, ha detto: “Scrivere, soprattutto quando parte da un faticoso lavoro di introspezione, può essere liberatorio, come parlare a un ascolto amico, ma per diventare libro per lettore, bisogna oltrepassare la soglia della confessione. La storia narrata deve far dimenticare al lettore che esiste l’autore.”
Edoardo Albinati, autore di una introduzione del libro Malafollia è rimasto colpito dalla qualità dei racconti: “Ho trovato originale l’idea di concentrarsi sul tema della follia, perché c’è un nesso molto forte tra essa e il carcere, sia quando la follia è il prodotto della carcerazione sia quando ne è la premessa, però quello che mi ha colpito è stata la qualità di scrittura di questi racconti, di cui almeno due-tre di rango letterario assoluto; ritengo che il piacere di leggere sia senz’altro la cosa più attraente, la condizione per cui è valsa la pena scrivere l’introduzione a questo libro.”
Patrizio Gonnella, autore di una seconda introduzione per il libro, come presidente dell’Associazione Antigone, ha invece posto l’accento sull’importanza della Sentenza 99 della Corte Costituzionale: “Pone un punto che non è solo di principio, ma ha un forte impatto pratico, ovvero l’equiparazione della salute psichica alla salute fisica. È un retaggio del passato quello di ritenere la malattia solo qualcosa che colpisce il corpo, e questa equiparazione in tema di benessere psicofisico, pur riferendosi a un unico articolo, potrà avere un impatto più generale sull’ordinamento penitenziario. Quale sarà questo impatto lo vedremo con il tempo, sicuramente sarà un grosso strumento nelle mani della Magistratura di Sorveglianza, che potrà mettere in campo tutti gli strumenti, anche normativi, attivabili di solito per la malattia fisica, laddove vi sia un serio disagio psichico”.
Giuria:
Per la prima volta nella storia del Premio Goliarda Sapienza, le votazioni hanno determinato un’assoluta parità fra due racconti.
La giuria formata da scrittori e giornalisti (Annamaria Barbato Ricci, Paolo Di Paolo, Massimo Lugli, Giordano Meacci, Angelo Pellegrino, Federico Ragno, Marcello Simoni, Cinzia Tani, Nadia Terranova, Mons. Dario Edoardo Viganò) e da circa duecento studenti liceali, è presieduta
dal poeta Elio Pecora che ha detto: “Questo risultato di parità è la dimostrazione dell’elevato livello dei racconti che hanno diviso la giuria equamente, dimostrando peraltro l’autenticità di questo concorso”.
Vincitori ex aequo:
Stefano Lemma, autore de La crisalide
Motivazione: “Racconto fluido e ben strutturato che percorre le traiettorie della follia trasmettendone le tipiche fissazioni ed esplosioni. Denota un’abilità letteraria capace di allargare l’orizzonte e riflettere sulla genialità dell’estro creativo”.
Michele Maggio autore di Comma 22
Motivazione: “Un bellissimo squarcio non solo sulla detenzione ma soprattutto su quello che può accedere quando ci si ritrova, spaesati e impauriti, nel mondo dei “liberi”
Premi:
Ai vincitori: premio di 750 euro ciascuno.
Ogni autore ha ricevuto una donazione di 500 euro.
Al progetto è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica.