di Gabriele Ottaviani
Fame d’aria, Mondadori. Di Daniele Mencarelli, che con la consueta irresistibile bravura e con la grazia di una sensibilità raffinata, empatica e umana prende per mano il lettore e lo conduce saldamente nel labirinto del dolore, della paura, della speranza, della tragedia e della rinascita, perché non esiste amore più grande, più gratuito, più devastante di quello che un genitore prova per un figlio, non c’è disperazione più profonda, un sasso lanciato con tutta la forza, a scardinare la quiete placida delle acque dell’anima, che si fanno tempesta, di quella che prende quando lo si vede stare male, e quella pena non può essere presa su di sé. La storia di Pietro e di Jacopo è la storia di un viaggio, di un imprevisto, di un paese in cui il tempo pare essersi fermato, di incontri con anime belle e complicate, di apparenze squarciate come inutili veli, orpelli fastidiosi. Leggere questo romanzo è un regalo che non ci si può non fare.