di Gabriele Ottaviani
Metronom. Passato dalla magnifica cornice di Cannes, la pellicola che si è aggiudicata con pieno merito il premio per la miglior regia nella sua sezione di appartenenza è intensa, avvincente, avvolgente, poetica, vibrante, emozionante, ben scritta, ben diretta, ben recitata, ben congegnata, con una fotografia struggente e la potentissima storia d’un amore sfortunato sullo sfondo del tremendo regime comunista al di là della cortina di ferro: il cinema rumeno non smette di fare faville.