di Gabriele Ottaviani
Secondo un principio che Pasolini ripetere molti anni dopo nel recensire Maurice, il romanzo omosessuale di Edward M. Forster, amare il corpo di un individuo di classe sociale diversa significa amare incondizionatamente una classe sociale diversa; per questo l’omosessualità esce di scena dei romanzi romani o vi rimane solo lateralmente come nell’episodio di Tommaso che si prostituisce per denaro in un cinema: la carica scandalosa sta nella scelta della lingua con la quale far vivere un mondo che lettori borghesi non possono conoscere né accettare…
Abiura, accattone, Africa, Alì dagli occhi azzurri, bestemmia, Bologna, borghesia, Maria Callas, Italo Calvino, cane, Caravaggio, Casarsa, le ceneri di Gramsci, centauro, cinema, comizi d’amore, Dante Alighieri, Gadda, infinito, madre, manierismo, Medea, la meglio gioventù, la nuova gioventù, Ninetto, omosessualità, pedagogia, padri, ragazzi di vita, San Paolo, sceneggiatura, teatro, teorema, trasumanar e organizzar e tante altre parole del lessico pasoliniano ancora fanno splendida mostra di sé, vivono, rivivono ed esplodono in tutta la loro potenza evocativa in questo agilissimo testo di Bazzocchi, professore ordinario di letteratura italiana contemporanea e letteratura dell’età romantica all’Università di Bologna, che tratteggia un ritratto quanto mai esaustivo di uno straordinario protagonista della nostra storia di cui ricorre il centenario della nascita. Alfabeto Pasolini, Marco Antonio Bazzocchi, Carocci.